Numero 44/2016
4 Novembre 2016
Birre artigianali calabresi a confronto: il nostro reportage de “Te lo do io il doppio malto!”
Venerdì 23 Settembre, durante il Salone del Gusto di Torino, presso lo stand di SlowFood della Regione Calabria si è tenuto “Te lo do io il doppio malto!” una degustazione di birre artigianali calabresi, facente parte del programma di ProfondoFood. Profondo Food si colloca all’interno del Salone del Gusto per “sottolineare la necessità di far conoscere e promuovere le buone tecniche di produzione, trasformazione e distribuzione del cibo nonchè incoraggiare la gente a fare la spesa in modo consapevole e responsabilizzarla sul diritto di tutti ad un cibo sano e sicuro” così interviene in merito Mario Oliverio Presidente della Regione Calabria, nella brochure esplicativa. Non solo, Profondo Food mira a far conoscere ed apprezzare il Made in Calabria “anche al di fuori dei confini regionali“.
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Il programma, infatti, è molto vasto e mira a mostrare tutti quei prodotti che spesso possono non essere associati alla Calabria, come la birra.
La degustazione guidata da Eugenio Signoroni, curatore della Guida alle Birre d’Italia, e da Manila Benedetto, beer taster e degustatrice enogastronomica, ha visto partecipi quattro birre, tutte provenienti dalla parte settentrionale della regione. I birrifici, infatti, abbracciano il Parco Nazionale della Sila e sono disposti dall’entroterra al mare. Si parte con la degustazione di un’india pale ale proveniente dal Birrificio De Alchemia situato a Saracena (CS).
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Birra molto profumata e pericolosamente beverina. Si passa poi da uno stile americano ad uno belga con il Birrificio Gladium collocato a Zagarise (CZ), con una birra dal gusto dolce conferito dai malti che donano una particolare morbidezza in bocca. Il percorso gustativo prosegue con una birra di ispirazione belga di Birrificio Blandino situato a Strongoli Marina in provincia di Crotone. Birra piuttosto alcolica (11% alc.) che dona una sensazione di calore in bocca, gusto dolce di frutta secca e miele di castagno. Si conclude la degustazione con una birra piuttosto complessa nel gusto e nei profumi presentata dal Birrificio ‘A Magara di Nocera Terinese (CZ). Questa birra è particolarmente legata al territorio in quanto trascorre la maturazione in botti di vino zibibbo(vino dolce liquoroso tipico del Sud Italia).
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Durante gli interventi di Manila Benedetto e di Eugenio Signoroni, infatti, si è parlato di come i birrai calabresi siano legati al territorio e di come ognuno riesca a personalizzare le proprie creazioni. Un aspetto molto importante, che è stato trattato, è il fatto che la cultura della birra artigianale in Italia è una cultura recente. L’Italia non ha una storia birraria antica come la può avere la Germania ,dove nel 1516, fu emanato l’Editto della Purezza in cui venivano dettate le regole per come doveva essere fatta la birra. Questi aspetti fanno capire che in Italia non c’è una storia radicata, che i birrai hanno imparato dai paesi del Nord Europa ma non sono riusciti a seguire gli stili in maniera precisa, forse proprio per dare una loro caratterizzazione personale ad ogni birra.