Numero 34/2022
23 Agosto 2022
Diventare Mastro birraio: al via le candidature al corso biennale gratuito di Torino!
Da pochi giorni sono state avviate le procedure di accesso alla selezione per l’individuazione dei 30 “fortunati” candidati che potranno partecipare al corso ITS di produzione brassicola con sede a Torino. La Piazza dei Mestieri, infatti, ospiterà anche per il prossimo biennio formativo, una nuova edizione del corso ITS Mastro birraio di Torino, inaugurato nel 2015.
Il percorso formativo, finanziato da Miur e Regione Piemonte e pertanto completamento gratuito per i partecipanti, prevede 1800 ore complessive in due anni, di cui oltre 680 di stage presso aziende di settore, ed al termine gli studenti potranno accedere all’esame di Stato per il rilascio del diploma di tecnico superiore V livello EQF.
L’obiettivo del corso è di formare una figura professionale che conosce l’intero ciclo di vita del prodotto brassicolo e riesce a intervenire in ogni sua fase, dall’ideazione della ricetta all’immissione sul mercato. Pertanto, saranno fornite approfondite nozioni in materia di conduzione di impianti e macchinari di tipo artigianale ed industriale, gestione del processo di fermentazione dei cereali, preparazione dei mosti, maturazione, conservazione e confezionamento delle birre.
La parte teorica del corso affronterà, quindi, tutti gli argomenti legati alla produzione brassicola, dalle materie propedeutiche, all’approfondimento specifico di settore, senza sottovalutare i fondamenti per un inserimento di successo nel mondo del lavoro. Inoltre, non mancheranno parti di approfondimento pratico, come le lezioni nei laboratori di biologia e chimica, le prove maltazione e di birrificazione presso l’impianto di pilota e birrifici partner. Inoltre, periodicamente le ulteriori uscite didattiche, le degustazioni ed i corsi di analisi sensoriale e le visite in aziende di settore completeranno il quadro formativo.
Il requisito fondamentale per la partecipazione è il possesso del Diploma di scuola secondaria di secondo grado o titolo superiore, avere una età inferiore ai 35 anni e della cittadinanza europea, ma soprattutto avere la disponibilità a partecipare costantemente alle lezioni, con cadenza praticamente quotidiana in orario feriale dell’anno scolastico (ottobre – luglio). Il corso, interamente finanziato, non prevede costi diretti per gli studenti ammessi.
Gli sbocchi lavorativi sono molto ampi, spaziando sia dal settore strettamente produttivo, a quello della consulenza, della gestione logistica, del marketing e vendite, fino a tutte le forme di impiego a stretto contatto con il pubblico, dalla formazione alla spillatura. Ad oggi, le statistiche di inserimento lavorativo degli ex-studenti superano la soglia dell’80% e tra le esperienze più significative si evidenziano numerose esperienze imprenditoriali nell’avvio di microbirrifici indipendenti e brew-pub.
Il direttore tecnico, dr. Gianluca Poggio, sottolinea i risultati raggiunti dalle precedenti edizioni, che hanno visto il conseguimento del diploma di Mastro birraio da parte di più di 100 studenti: « Per garantire una formazione a 360° e critica, abbiamo scelto un approccio multidisciplinare, con l’intervento di molti docenti. In realtà si è trattato di docenti particolari, ovvero, imprenditori, mastri birrai, costruttori di impianti, agronomi, cultori della materia, studiosi delle innovazioni tecnologiche e della storia della birra “imprestati” al ruolo di insegnanti. Questa scelta riteniamo sia stato il nostro punto di forza. Siamo certi di aver fornito agli studenti un bagaglio culturale teorico e pratico, direttamente spendibile nel mondo del lavoro. Siamo fieri di aver creato una nuova professionalità, assolutamente innovativa e all’avanguardia, per il territorio regionale e non solo, considerando che molti dei mastri birrai neodiplomati sono giunti a Torino per formarsi da altre regioni d’Italia. ».
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Massimo Prandi, imprenditore del settore delle craft beer ed esperto di rilievo nazionale in tecnica della maltazione e della brassatura, nonché uno dei docenti di riferimento del corso sottolinea «Ogni edizione del corso ha presentato specificità particolari del percorso di studi. Per la nuova edizione, che vedrà l’inizio del corso fra poche settimane, daremo ampio spazio ai temi della produzione agricola dei cereali e del luppolo a livello locale e, soprattutto al tema della trasformazione in malto in piccola scala, portando gli studenti a toccare con mano le realtà di produzione e trasformazione agricola più innovative. Inoltre, porremo particolare attenzione agli aspetti di ecosostenibilità, tutela della biodiversità ed ecocompatibilità delle produzioni, temi che non possono più essere sottovalutati da una filiera in crescita come quella della birra artigianale ed agricola in Italia.
Le informazioni di dettaglio sul corso sono disponibili al seguente link sul sito web della Fondazione ITS Agroalimentare Piemonte, organizzatrice del percorso formativo.