Numero 42/2024
17 Ottobre 2024
I giovani imprenditori guidano la rivoluzione della birra artigianale
Innovazione e crescita economica trainano il settore della birra artigianale in Italia. La passione dei giovani, unita alla crescente domanda di prodotti locali e sostenibili, sta trasformando un mercato di nicchia in un’importante realtà economica. A Roma, dal 18 al 20 ottobre, il Salone della Birra Artigianale, EurHop, offre un’analisi delle nuove tendenze e delle opportunità del settore.
In un mondo che sta riscoprendo il valore dell’artigianato e della produzione locale, il settore della birra artigianale si impone come uno dei simboli più forti di questa rinascita. E non è solo una moda passeggera, ma un fenomeno economico in continua espansione che attrae sempre più giovani imprenditori pronti a scommettere su qualità, innovazione e sostenibilità.
A confermare questo trend è la crescita esponenziale dei microbirrifici in Italia, con oltre 1.300 imprese attive che producono oltre 500.000 ettolitri di birra artigianale ogni anno. È un settore dinamico dunque, capace di fondere tradizione e nuove tecnologie, conquistando il palato dei consumatori e offrendo concrete opportunità di sviluppo economico.
La fascia di età compresa tra i 25 e i 44 anni è oggi la più rappresentata tra gli imprenditori birrari, con il 58% del totale. Giovani con un forte spirito imprenditoriale che vedono nel mondo della birra artigianale un campo in cui poter sperimentare e innovare.
Questo dimostra che il settore non è soltanto appannaggio di vecchie tradizioni, ma uno spazio in cui idee fresche e tecnologie moderne possono fare la differenza. A supporto di questa crescita esponenziale vi è l’attenzione sempre maggiore da parte dei consumatori verso prodotti di qualità, locali e sostenibili. Non è un caso, infatti, che la birra artigianale italiana stia guadagnando terreno anche all’estero, raccogliendo premi e riconoscimenti in festival nazionali e internazionali.
Il made in Italy nel settore brassicolo dunque, negli ultimi anni è diventato sinonimo di eccellenza e innovazione e la domanda per i prodotti artigianali locali continua a crescere sia in Italia che oltre i confini. Questo sviluppo si manifesta anche nell’incremento delle coltivazioni delle materie prime sul territorio nazionale: i birrifici agricoli, ad esempio, tra il 2015 e il 2023, sono passati da 80 a 290 (con un incremento quasi del 300%) e sono ormai 1 su 4 (circa il 23% del totale); parallelamente, molte aziende agricole stanno trasformando la propria produzione in ottica birraria. Il risultato è che sempre più birrifici producono le proprie birre con ingredienti provenienti in larga parte da coltivazioni italiane, dall’orzo al luppolo, diversificando la propria offerta con un obiettivo che si potrebbe definire ‘la nuova frontiera del birraio moderno’: realizzare birre identificabili con l’Italia, caratterizzate da aromi riconducibili immediatamente a prodotti italiani.
Una crescita, questa, totalmente in linea con il più ampio trend di espansione della birra artigianale in Italia che sta vedendo una crescente domanda da parte dei consumatori per prodotti locali e sostenibili e che contribuisce all’aumento della sostenibilità del settore, sia dal punto di vista ambientale che economico, poiché si offre lavoro a migliaia persone. Tuttavia le sfide non mancano: la distribuzione resta uno degli ostacoli principali per i piccoli produttori artigianali che devono fare i conti con un mercato dominato dai grandi brand industriali. Allo stesso tempo la sostenibilità economica e ambientale è un tema sempre più pressante. Il settore brassicolo, per quanto in crescita, deve confrontarsi con la necessità di bilanciare qualità e quantità, preservando l’artigianalità del prodotto senza compromettere l’efficienza produttiva.
È in questo contesto che si inserisce “EurHop, il Salone Internazionale della Birra Artigianale”, che si terrà a Roma dal 18 al 20 ottobre. Un appuntamento per appassionati e professionisti del settore, in cui oltre 800 birre provenienti da tutto il mondo saranno protagoniste. L’evento, ospitato al Salone delle Fontane dell’Eur, a Roma, rappresenta non solo un’occasione per scoprire nuovi stili e tendenze, ma anche un momento di confronto per i piccoli birrifici italiani che possono far conoscere la qualità dei loro prodotti e dialogare con i grandi nomi internazionali. Le tendenze birrarie di quest’anno vedono un ritorno a stili meno amari, con birre più leggere e beverine, ideali per un consumo prolungato.
Dopo anni di predominio delle IPA, sempre più produttori stanno riscoprendo le birre più tradizionali e accessibili, che strizzano l’occhio a un pubblico più vasto. Manuele Colonna, uno dei maggiori esperti italiani del settore, curerà la selezione dei birrifici presenti, garantendo un’offerta di altissima qualità. Ma “EurHop” non è solo un’occasione per degustare: è anche il palcoscenico ideale per discutere delle sfide che il settore birrario artigianale dovrà affrontare nei prossimi anni, dalla sostenibilità alla distribuzione. I giovani imprenditori, con il loro spirito innovativo e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, sembrano essere il motore di questa rivoluzione silenziosa e grazie a incontri come EurHop possono trovare ispirazione e connessioni per far crescere le proprie attività e continuare a valorizzare un prodotto che unisce tradizione, qualità e innovazione.