Numero 26/2022
3 Luglio 2022
I Roca lanciano Duet, la birra a 3 stelle Michelin
Sono ormai passati 13 anni da quando Damm lanciò Inedit, la birra messa a punto insieme a Ferran Adrià, Juli Soler e alla squadra di sommelier di elBulli, capeggiata da Ferran Centelles: allora la magia schiumava dalla combinazione di malto d’orzo, frumento e spezie, come coriandolo, liquirizia, arancia. Ma è venuto il momento per il birrificio spagnolo di sigillare un’altra partnership ai massimi livelli: a pedalare sul tandem ci sono i fratelli Roca, autori di Duet, prima “sour ale” del gruppo.
La formula, spiega El Independiente, è uva + orzo. Si tratta infatti di una birra a base di mosto di grenache blanc, che getta un’inedita passerella con il vino. Per metterla a punto sono stati necessari due anni di lavoro, che hanno visto i tre fratelli alzare sincronicamente il gomito con i membri di Esperit Roca, il loro laboratorio di fermentazioni e distillazioni guidato da Bernat Guixer, e i maestri birrai Damm, sotto la direzione di David Marquès. Parola d’ordine acidità: il punto di equilibrio della bevanda è stato cercato fra la ricchezza del malto e la freschezza del mosto, esaltata dall’acidità spiccata che caratterizza la tipologia e che oggi va tanto di moda.
Al posto dei soliti frutti rossi, quindi, uva della comarca della Terra Alta, in Catalogna, per geolocalizzare il tutto. Nelle parole di Josep Roca, enciclopedico sommelier, il vitigno grenache blanc porta luminosità, freschezza, frutto e tutto un paesaggio: quello del Mediterraneo, da sempre protagonista del Celler. “La birra è così versatile e con così tanti stili diversi, che permette in molti modi l’avvicinamento a un piatto. Siamo immersi in una rivoluzione anche nel mondo della birra ed è forse il momento più affascinante per la sua varietà e ricerca”, ha commentato. Ma per i Roca non si tratta di un’infatuazione passeggera: il Celler vantava da tempo una carta internazionale delle birre da cento referenze, amministrata da Alfons Bonet Carbò.
In pratica il mosto di malto d’orzo viene miscelato a quello di grenache blanc, si aggiungono batteri lattici che portano acidità e lieviti per innescare la fermentazione. Ne risulta una birra dorata, di grande complessità sia al naso che in bocca, con note di agrumi e frutta tropicale per un titolo alcolometrico di 5,5 gradi, partner ideale di piatti di pesce, fritture e frutti di mare (ma Joan scommette che può arrivare fino al pollo arrosto). I curiosi potranno procurarsela facilmente presso l’e-commerce shop.damm.com e presto anche nei negozi fisici. Il prezzo è di appena 2,10 euro per la bottiglia da 33 cl.