Numero 49/2024

8 Dicembre 2024

KROMBACHER: Beer of Choice” di Gambero Rosso assegna “Le novità dell’anno”

KROMBACHER: Beer of Choice” di Gambero Rosso assegna  “Le novità dell’anno”

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Krombacher, “Beer of Choice” di Gambero Rosso, ha premiato con il riconoscimento “Le novità dell’anno” quattro ristoranti che si sono distinti per il loro approccio consapevole e creativo, durante la presentazione della “Guida Roma e il Meglio del Lazio 2025”, svoltasi questa mattina a Palazzo Brancaccio. I riconoscimenti sono stati conferiti a “La Differenza, Roma”, “In Fucina – Edoardo Papa”, “Nameless Bistrology” e “Mare Bistrot”, esempi di come il panorama capitolino si stia evolvendo, mantenendo un forte legame con il territorio e puntando sempre di più sull’autenticità dei prodotti.

 

Premiare realtà emergenti nel cuore della scena romana, e in una regione di grande rilevanza come il Lazio, è il nostro modo di riconoscere l’impegno di chi sta tracciando nuove strade nel campo enogastronomico italiano” – dichiara Davide Grossi, Country Director di Krombacher Italia -. “Insieme a Gambero Rosso, abbiamo scelto questi ristoranti non solo per l’eccellenza delle loro proposte, ma anche per l’approccio responsabile e la cura verso la selezione di materie prime di alto livello e filiere trasparenti, contribuendo a scrivere un nuovo capitolo di una cucina così importante come quella della nostra Capitale”.

 

È così che sono stati selezionati locali come La Differenza – Roma, progetto nato dalla volontà della famiglia Stramaccioni, da tre generazioni pizzicaroli (salumieri), di dare un nuovo volto alla loro attività. Proprietari storici della celebre bottega di gastronomia e pizzicheria di via Magnagrecia, nel quartiere di San Giovanni, hanno saputo reinventarsi attraverso questo bistrot-bottega, dove i clienti possono scegliere piatti da condividere direttamente al bancone e degustare materie prime provenienti dai piccoli produttori locali. Ogni proposta, firmata dalla Chef Micol Mariani, racconta una cucina essenziale, capace di preservare e valorizzare i sapori autentici del Lazio.

 

“Siamo onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento da Gambero Rosso” – racconta Alessio Grieco, Direttore di Sala del bistrot -. “È un’importante conferma per il nostro impegno nella ricerca di prodotti d’eccellenza e nella valorizzazione delle filiere sostenibili. Crediamo fermamente che ogni piatto debba raccontare una storia autentica del nostro territorio e questo premio ci spinge a continuare su questa strada con ancora più entusiasmo e dedizione”.

 

 

Nel cuore del quartiere San Lorenzo, prende invece vita – anzi, rinasce – In Fucina di Edoardo Papa. Dopo la chiusura della sua storica pizzeria ai Colli Portuensi, il maestro pizzaiolo, pioniere della pizza gourmet a Roma, torna alla ribalta con il nuovo locale, già presente nella Guida delle Pizzerie Gambero Rosso 2025. Si spazia così dalle pizze classiche a quelle più creative, ispirate ai sapori di stagione e realizzate con farine italiane provenienti da aziende che aderiscono a un progetto FAO volto a ridurre le emissioni di anidride carbonica e a preservare il suolo, grazie a tecniche di aratura a basso impatto. Una scelta che si trova in perfetta armonia con la dedizione del birrificio tedesco al tema della sostenibilità e con il suo obiettivo di diventare carbon-free entro il 2030.

 

“È bello tornare in pista con una nuova ed elettrizzante avventura nella quale sono partecipi anche e soprattutto i nostri 2 ultimi figli di 21 e 22 anni (ne abbiamo 4 n.d.r.) con un entusiasmo incalcolabile, oltre naturalmente all’anima imprescindibile di Emanuela, mia moglie” – afferma Edoardo Papa, proprietario di In Fucina -. “Questo riconoscimento premia la coerenza e la scelta costante e continua di appoggiare gli agricoltori, gli allevatori, i pescatori e tutti gli operatori del settore alimentare di piccole realtà italiane che lavorano quotidianamente con la dedizione e l’attenzione alla salute e al futuro delle nuove generazioni”.

 

Un altro brillante esempio delle nuove realtà gastronomiche che animano la Città dei Sette Colli è Nameless Bistrology, un bistrot dallo stile retrò che tra i suoi tavolini colorati, immersi in un’atmosfera rilassata, propone un’offerta culinaria dal respiro internazionale. Tra i piatti spiccano preparazioni in formato “bite” che si ispirano ai sapori cosmopoliti – come tacos, sushi e bao – da abbinare a cocktail, sia classici che e creativi, o a una selezione accurata di vini naturali.

 

“È una grande emozione per noi ricevere un simile riconoscimento, ci ripaga di alcune scelte fatte magari controcorrente, ma sicuramente con cuore e convinzione” – spiega Edoardo Di Rocco, titolare di Nameless Bistrology -. Sin dall’inizio abbiamo cercato di proporre qualcosa di diverso nella sala, nell’offerta gastronomica, negli abbinamenti, nella carta dei vini e dei drink. Siamo sì ‘senza nome’, ma cerchiamo di avere una grande anima e questo premio ci ricorda che siamo sulla strada giusta”.

 

Krombacher ha scelto infine di premiare Mare Bistrot, il locale che lo chef stellato Gianfranco Pascucci, assieme all’esperto ittico Luigi Amoruso e al Resident Chef Andrea Rivetti, ha inaugurato a marzo a Fiumicino. Una realtà che si distingue per il suo stile unico, combinando l’atmosfera accogliente di un bistrot con la raffinatezza dei sapori marini, dai raffinati crudi fino alle preparazioni alla griglia.

Lo chef Pascucci è rinomato per aver portato la cucina di mare a un nuovo livello, andando oltre il semplice pescato del giorno. Qui ha voluto creare un vero e proprio laboratorio gastronomico, dove ogni piatto è il risultato di uno studio approfondito, che, pur nella sua complessità, mantiene sempre una forte connessione con la genuinità dei sapori.

 

Mare Bistrot rappresenta un sogno che io e Vanessa Melis, mia moglie, coltivavamo da tempo, un vero e proprio laboratorio di idee” – sottolinea Gianfranco Pascucci, Chef di Mare Bistrot -. “Molti dei ragazzi che oggi lavorano con noi sono cresciuti nelle nostre cucine, come il nostro Resident Chef Andrea Rivetti, affiancato in cucina da Orazio Guerrera e Patrizio Canestrelli, e Guendalina Pascucci, nostra figlia, che gestisce con cura la sala. Il nostro locale è un modo per noi di raccontare il mare in maniera diretta, valorizzando i prodotti del territorio e traducendoli in un’esperienza accessibile e immediata. Siamo profondamente grati per questo riconoscimento, che ci dona nuova energia e ci sprona a continuare con entusiasmo su questa strada”.

 

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