Numero 18/2021
8 Maggio 2021
Le richieste di Unionbirrai a favore del comparto artigianale
L’approvazione in Senato della conversione del Decreto Sostegni ha visto definitivamente stralciati gli emendamenti che prevedevano l’innalzamento della soglia per l’ottenimento dello sconto sull’accisa a 50000 hl, provvedimento che avrebbe previsto l’allocazione di risorse per pochissime aziende, senza tener conto delle centinaia di piccoli produttori di birra artigianale colpiti duramente dalla crisi e totalmente ignorati.
“Registriamo con soddisfazione questa decisione che evita quella che sarebbe stata una vera e propria beffa per tutto il comparto. Come già da tempo sosteniamo, infatti, sarebbe giusto affrontare il problema dell’armonizzazione delle accise per i piccoli birrifici indipendenti rispettando il criterio della proporzionalità, come già avviene in altre realtà europee. – ha commentato Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai – Il nostro ringraziamento va a chi, all’interno della commissione Agricoltura, si è battuto per evitare l’approvazione di un emendamento iniquo, mentre siamo dispiaciuti dall’azione di alcune forze di Governo e associazioni del settore che hanno fortemente spinto per questo, distogliendo l’attenzione da provvedimenti più equi. Purtroppo il carattere divisivo di questo tipo di proposta ha comportato che a livello parlamentare tutta la discussione relativamente alla birra artigianale sì concentrasse attorno a questo argomento. Per cui non registriamo alcun provvedimento di tipo finanziario specifico per le nostre attività. Guardando oltre l’emergenza, però, è fin da subito nostra intenzione riprendere il dialogo sul tema con tutti gli interlocutori affinché si possa arrivare ad una ridefinizione seria e progressiva delle accise sulla birra”.
Si prende atto nelle ultime ore, inoltre, della riformulazione del DPR 1498 del 1970, che prevede l’eliminazione dei limiti previsti per acidità totale, acidità volatile e torbidità, ottenuta dopo più di due anni di intenso lavoro in tal senso da parte di Unionbirrai. “Da tempo ci eravamo resi promotori, con i diversi Ministeri coinvolti da questo decreto, di un dialogo per spiegare l’obsolescenza del limiti in esso trattati. – ha aggiunto Ferraris – Siamo quindi pienamente soddisfatti che questa nostra battaglia abbia portato oggi a modificare radicalmente una norma che vincolava la produzione della birra a condizioni non più conformi ai moderni processi brassicoli”.