Numero 07/2020
16 Febbraio 2020
Le ultime da Beer Attraction!
A Beer Attraction la domenica riserva sempre un sacco di aggiornamenti. Ecco le notizie più importanti della giornata dalle associazioni del mondo brassicolo!
“Indipendente Artigianale”, marchio Unionbirrai per rendere riconoscibili i birrifici
A pochi mesi dalla presentazione, Unionbirrai traccia a Beer&Food Attraction un primo bilancio del nuovo marchio Indipendente Artigianale, uno strumento che mira a rendere riconoscibili i birrifici artigianali indipendenti e i loro prodotti. Sono già 160 i birrifici nostri soci che lo usano, racconta Simone Monetti, direttore operativo dell’associazione, circa il 50% degli associati. La novità è che ora possono utilizzarlo anche i pub, a condizione che servano almeno tre birre indipendenti artigianali. I locali potranno quindi avvalersi anche della visibilità sul sito www.indipendenteartigianale.it. Il marchio sarà presto disponibile pure per i birrifici non iscritti ad Unionbirrai. Il simbolo Indipendente Artigianale assicura le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto. Con la richiesta del simbolo, le aziende si impegnano a sottoporsi in modo collaborativo alle visite ispettive dell’Associazione, che potrà revocare il marchio in caso di infrazioni.
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Adam Dulye, Executive Chef dell’americana Brewers Association: arriva il craft beer tourism
A Beer&Food Attraction è tornato il gigante statunitense Brewers Association, l’associazione non profit che rappresenta produttori indipendenti di birra artigianale americani, che per l’occasione ha portato al quartiere fieristico riminese di IEG una delegazione di oltre 14 birrifici artigianali americani, rappresentata da birrai e proprietari di birrerie. Con loro anche Adam Dulye, Executive Chef Brewers Association, che a Rimini ha tenuto due eventi, l’uno in collaborazione con CAST School per una experience – showcooking from Italy to USA and viceversa e, l’altro, sull’abbinamento beer&food e sul perché la birra dovrebbe far parte di ogni menu di degustazione ed esperienza culinaria. E’ la mia seconda volta qui a Beer&Food Attraction ci dice – e ho deciso di tornare a Rimini perché la scorsa edizione è stata un vero successo, ho visto che questa manifestazione è diventata oggi polo di attrazione per appassionati di birra e operatori provenienti da ogni parte d’Italia per non parlare dellestero: ho incontrato qui operatori provenienti da Svezia, Francia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e per noi americani è fenomenale poter incontrare in un unico posto tutto quello che l’abbinamento cibo e birra può offrire. E, parlando di tendenze, Dulye prosegue: “Se parliamo di eating out experience negli Stati Uniti, confermo tra i principali trends l’abbinamento beer&food. In America oggi ci sono moltissimi stili differenti di birra, le persone sono diventate molto più fiduciose e assaggiano cose che prima non assaggiavano per provare nuovi sapori. Inoltre, tra i fenomeni più interessanti che ho potuto rilevare, spicca il craft beer tourism. Tante persone viaggiano per andare a provare birre locali, le bevande e i sapori del territorio stanno diventando potenti elementi di richiamo”.
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Le Donne della Birra 2020: premiate sei professioniste
Il crescente interesse del mondo femminile verso la birra, sfocia nell’affermazione e nel riconoscimento a livello professionale. Una edizione dalle evidenti tinte rosa quella di Beer&Food Attraction 2020, la manifestazione di Italian Exhibition Group in scena fino a martedì 18 presso il quartiere fieristico IEG di Rimini. Le Donne della Birra, Associazione che riunisce le professioniste del settore con l’obiettivo di valorizzarne il ruolo in ambito birraio, sta dando risalto alle competenze in un contesto prettamente maschile. Dopo le attività di ieri, che hanno visto l’Associazione offrire ad un pubblico entusiasta un’insolita opportunità di degustazione multisensoriale, nella mattinata odierna è andata in scena la cerimonia di premiazione di Donne della Birra 2020. Il riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, è stato assegnato a publican nazionali distintesi per la loro capacità di valorizzare la birra e il servizio della stessa nonché, per la prima volta, a professioniste della distribuzione. Quattro le publicans premiate: Francesca Fagotto, titolare della Casetta della Birra Artigianale di Udine (UD), ideatrice del primo esempio di distribuzione automatizzata nel segmento; Francesca Galati, che continua la tradizione familiare nella gestione dell’Abbazia di Sherwood di Caprino Bergamasco (BG), luogo iconico per il territorio; Dorothea Licandro, ambasciatrice brassicola della Sicilia in qualificate manifestazioni nazionali e titolare del Mosaik di Catania (CT); Matilde Masotti di Birreria Brasserie di Tricesimo (UD), dove alterna e propone birre locali, italiane e straniere. Il mondo della distribuzione ha visto salire sul palco due rappresentanti di eccellenza: Paola Giacchero, titolare di Bevingross, azienda con sede a Spinetta Marengo (AL), rappresentante del Consiglio Nazionale di Italgrob e presidente dell’Associazione Donne dell’Horeca; Natascia Tion di Ales & Co., professionista con competenze internazionali in fatto di birra e specializzata nei mercati UK e Scandinavia.