Numero 49/2021

12 Dicembre 2021

Lean Management, Lean Thinking e nuove tecnologie: le chiavi del successo secondo l’Università della birra

Lean Management, Lean Thinking e nuove tecnologie: le chiavi del successo secondo l’Università della birra

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Sovrapproduzioni, attese, trasporti, movimenti, difetti, scorte: sono numerose e diverse le inefficienze che spesso caratterizzano i processi aziendali delle imprese, di qualunque dimensione e settore. Riconoscerle ed eliminarle – o, se non altro, contenerle – è il primo passo per ripensare e rilanciare il proprio business.

Per questo, Università della Birra, l’innovativo hub di formazione professionale promosso da HEINEKEN Italia, eLIUC Business Schoolattiva presso la LIUC – Università Cattaneo, punto di riferimento nazionale per la formazione universitaria in Economia Aziendale e Ingegneria Gestionale, hanno voluto dedicare un approfondimento nell’incontro “Snelli e agili: le due vie per rilanciare il business”, quarto appuntamento con “Evoluzione del Food & Beverage in Italia”, il ciclo di workshop formativi per discutere, condividere le best practice e interrogarsi sul futuro del settore, con docenti, professionisti e manager dalle più importanti realtà italiane, pensato per fornire risposte e strumenti concreti ai professionisti dell’Ho.Re.Ca. e del Canale Moderno per adeguarsi al new normal, riconoscere i rischi e cogliere le opportunità della ripresa.

Introdotto da Massimo Furlan, Direttore dell’Università della Birra, e curato da Raffaele Secchi, Dean della LIUC Business School, l’incontro, svoltosi ieri, 1° dicembre, si è focalizzato sul Lean Management, l’approccio che prevede una sistematica revisione dei processi basata su un’attenzione minuziosa agli sprechi e agli elementi di variabilità che causano instabilità e incertezza nello svolgimento delle attività. L’individuazione e l’eliminazione di tali inefficienze, infatti, consente alle aziende di ottenere notevoli benefici sulle prestazioni operative (dalla riduzione dei tempi al miglioramento della qualità), con ricadute positive sulla competitività e sul livello di soddisfazione dei clienti – aspetto, quest’ultimo, quanto mai rilevante per tutti gli attori del fuoricasa impegnati quotidianamente nelle relazioni con i loro consumatori.

 

In questo senso, un fattore cruciale è rappresentato dal capitale umano. Il processo di trasformazione verso l’eccellenza non può infatti prescindere dal contributo delle persone, a qualsiasi livello dell’organizzazione siano coinvolte, perché per dare vita a business “snelli e agili”, si deve pensaree quindi agire in modo snello e agile. Abbracciare il “Lean Thinking”significacontribuire alla crescita delle proprie persone, attraverso processi di formazione continua e occasioni di apprendimento “on the job”,affinché acquisiscano tutte le competenze necessarie per operare in contestifortemente dinamici senza perderequell’orientamento al miglioramento continuo che è alla base di una organizzazione del business in chiave lean.

Un grande impulso al rilancio della propria attivitàpuò arrivare poi dalle nuove tecnologie. Automazione e digitalizzazione possono infatti contribuire notevolmente a ridurre complicazioni, rallentamenti e confusione. Ma solo a condizioneche gli elementi di inefficienza siano già stati individuati ed eliminati.

«La digitalizzazione e l’automazione possono favorire recuperi di produttività solo nella misura in cui vengono applicate a processi che sono già stati oggetto di profonde revisioni organizzative, finalizzate all’eliminazione delle principali situazioni di spreco– ha spiegato Raffaele Secchi, Dean della LIUC Business School. In questo webinar, abbiamo voluto fare il punto sui vari aspetti del lean management indispensabili a rilanciare il proprio business: dall’identificazione degli sprechi, alla riduzione degli elementi di variabilità che causano incertezza nello svolgimento delle attività, alla valorizzazione del capitale umano. È importante, in particolar modo, comprendere che gli sprechi sono presenti dovunque, sia nei processi produttivi all’interno delle imprese industriali, sia nei processi logistici, di gestione degli ordini di vendita e di acquisto nelle imprese commerciali e distributive. Non solo, in alcuni contesti aziendali dove c’è una forte relazione con i clienti (ad esempio, ristorazione, servizi sanitari, servizi finanziari), l’adozione delle pratiche lean può permettere di ridisegnare i processi di contatto rendendoli più snelli, più facili, più orientati al servizio».

«Liberarsi delle inefficienze è il primo passo verso la creazione di un business solido, capace di affrontare le criticità e i cambiamenti del mercato e di cogliere le opportunità di crescita– ha commentato Massimo Furlan, Direttore dell’Università della Birra. E l’obiettivo di questo ciclo di incontri è proprio quello di fornire ai professionisti del fuoricasa tutti gli strumenti che facilitino il loro lavoro, aiutandoli a riconoscere le problematiche, individuare i margini di miglioramento e trovare possibili soluzioni da adottare. Ancora una volta ringrazio LIUC Business School per il suo prezioso contributo, ma soprattutto per aver voluto condividere la mission di Università della Birra di generare cultura, valore e opportunità di business per tutta la filiera attraverso la condivisione di saperi e contenuti e il confronto diretto con i professionisti del settore».

Il ciclo di workshop di “Evoluzione del Food & Beverage in Italia” si concluderàcon  il quinto incontro “L’impatto del digitale nel modello di vendita: da venditore a consulente del cliente”.

 

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