Numero 19/2024
7 Maggio 2024
’Morsi di Birra’ fa centro. Premiata la start up
Catturare un’idea dai sottoprodotti della filiera alimentare in particolare modo dalle trebbie di birra e vincere un premio come miglior startup all’interno delle fiere agricole di rilievo nazionale? Missione compiuta da Carlo Russo che ha presentato Brew Bites Morsi di Birra, ovvero una linea di snack a base di trebbie di birra sviluppata secondo principi di economia circolare ed i Sustainable Development Goals, un progetto di BrewTech una startup innovativa impegnata nello sviluppo di cibi funzionali, ingredienti funzionali e nutraucetici a beneficio della salute umana e dell’ambiente. È successo al padiglione dell’innovazione alla Fiera del Madonnino, curata da Confindustria.”Non si scarta nulla”, è un po’ il motto di questa iniziativa che promuove la valorizzazione di ciò che, se non preso in considerazione, passerebbe in secondo piano, privando di ottime caratteristiche da regalare. Nasce con Brew Bites una linea di snack, che danno una nuova vita alle trebbie di birra, perfetti da soli e per accompagnare la tua birra preferita.Brew Bites portano l’esperienza di degustazione ad un livello superiore, con sorsi e morsi di sostenibilità.Le proprietà nutrizionali delle trebbie di birra permettono di creare cibi funzionali:ricchi di proteine,ricchi di fibre,a basso IG (indice glicemico) e totalmente Plant Based. “Questo progetto-spiega Russo- si basa sullo sviluppo di cibi e ingredienti funzionali a partire dai sottoprodotti della filiera alimentare. Ciò che abbiamo presentato sono dei piccoli snack proteici, prodotti in un panificio. Il nostro intento è di promuove questa startup e poi di immetterli nel mercato”. Tra alcune start up che ha dovuto sfidare c’era chi, come Opuntia Italia e Ehos sostenibile con l’alga spirulina. Opuntia punta tutto sul Fico d’India.L’azienda fornisce materia prima semilavorata ricavata dalle piante del fico d’india per il settore B2B alimentare, nutraceutico, farmaceutico e cosmetico. Creano numerosi prodotti secchi ed estratti ricavati da cladodi e frutti della pianta di Opuntia Ficus Indica utilizzando tecnologie proprietarie. Basti pensare che, con i loro ricavati, non solo, non viene sprecato nulla del frutto ma vengono creati anche cosmetici riparativi per cicatrici. Ethos, lavora invece grazie al sistema di coltivazione in fotobioreattori e alla filiera corta e controllata.