Numero 03/2025
15 Gennaio 2025
Nei Paesi Bassi sempre più persone bevono birra analcolica
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La richiesta di birra analcolica o a basso contenuto alcolico è in forte crescita, e alcuni produttori ne stanno facendo la loro principale fonte di reddito, come Van de Streek Bier di Utrecht, nei Paesi Bassi.
Ronald van de Streek e suo fratello Sander producono birra dal 2017. Hanno iniziato per hobby a casa nella loro cucina, e oggi ne producono circa 900 litri ogni ora.
All’epoca si trattava di birra classica, con alcol, mentre ora più del sessanta per cento della loro produzione è analcolica (ovvero con un contenuto di alcol inferiore allo 0,5 per cento).
Van de Streek produce anche la prima Ipa olandese analcolica, una birra inglese molto diffusa a cui è stata aggiunta una quantità di luppolo maggiore del normale.
“L’anno scorso la birra analcolica è diventata più costosa a causa dell’aumento della tassa sullo zucchero. Ciononostante, le vendite sono aumentate”, ha dichiarato Van der Streek.
Attualmente, una birra su dodici venduta nei supermercati olandesi è priva di alcol, secondo i dati della società di ricerche di mercato Circana.
Gli ultimi dati dell’Associazione olandese dei produttori di birra mostrano che il 5,8 per cento di tutta la birra venduta nel 2019 era analcolica. Nel 2023 la percentuale era del 7 per cento e i produttori vogliono arrivare al 10 per cento nel 2030.
Meint Waterlanden, dell’Associazione olandese dei produttori di birra, ha detto che la birra analcolica sta diventando sempre più popolare perché la sua qualità è aumentata negli ultimi anni. “Il gusto è diventato migliore e la birra analcolica si adatta anche a uno stile di vita equilibrato. Oggigiorno le persone fanno attenzione a ciò che mangiano e bevono di più”.