Numero 31/2024
29 Luglio 2024
Paesi Bassi: crollo consumi di birra strutturale
A sorpresa (ma non troppo) la birra si ritrova in crisi in uno dei suoi mercato tradizionalmente più fiorenti: i Paesi Bassi. Nella terra dei mulini e dei tulipani, le vendite nel primo semestre 2024 si attestano a 5,52 milioni di ettolitri, registrando un calo del 5,1% sul primo semestre 2023. Il declino è lineare e abbraccia sia le vendite di Pilsner che scendono a 1,3 milioni di ettolitri (-4,4%), sia quelle di “birra speciale” che scendono a 667mila ettolitri (-4,6%), sia quelle di birra analcolica che scendono a 387mila ettolitri (-9,4%).
Le ragioni del declino sono essenzialmente di due tipi. La prima è relativa alll’aumento delle accise (+8%) sulle bevande alcoliche disposto dal governo olandese, accompagnato dall’aumento dell’imposta sui consumi di birra analcolica (quasi +200%), secondo quanto riferisce l’associazione Nederlandse Brouwers. La seconda ragione è di carattere meteorologico: tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, le precipitazioni più intense della media hanno notevolmente ridotto il consumo all’aperto, particolarmente praticato dagli olandesi.
In questa crisi, il principale “imputato” risulta essere l’imposizione della tassa sui consumi degli analcolici (acqua minerale esclusa), passata dai 8,83 euro per ettolitro ai 26,13 euro per ettolitro (+196%). Si tratta di imposta uniforme, indipendentemente dai contenuti zuccherini. L’imposta sui consumi è la stessa per tutte le bevande, indipendentemente dal contenuto di zucchero. Vi sono incluse anche le birre dal contenuto alcolico inferiore allo 0,5% ed altre bevande dal contenuto alcolico inferiore all’1,2%
Al di là delle problematiche contingenti, il calo nel consumo di birra nei Paesi Bassi è ormai strutturale. Già nel 2023, si era registrata una diminuzione a 11,56 mln (-5,6%) sull’anno precedente. ll settore ancora non ha risalito la china del post-Covid, se si pensa che sia l’anno scorso che nel primo semestre di quest’anno i dati risultano inferiori al 2019, quando i consumi si attestarono 12,13 milioni di ettolitri.