Numero 20/2016
18 Maggio 2016
PilsPride: il nostro reportage!
Ne ha fatta di strada il Birrificio Italiano di Agostino e di strada ne abbiamo fatta anche noi, chi per una sola birra, chi per un corso o una visita in birrificio e chi per uno dei festival più affascinanti , il PilsPride giunto ormai alla sua 10° edizione. Un festival dedicato ad uno stile di birra tra i più diffusi al mondo, se non proprio il più diffuso, conosciuto ed amato, che ha avuto luogo gli scorsi Sabato 14 e domenica 15 maggio, presso lo storico pub di Lurago Marinone nel comasco, ormai un’icona per il movimento della birra italiana e non solo.
Sul manifesto dell’evento vi era scritto ” L’edizione più bella di sempre “: era sottinteso e la manifestazione non ha deluso, anzi! Una degustazione alla cieca, un incontro con i birrai, seminari di approfondimento, oltre a musica dal vivo e buon cibo: questo è stato il PilsPride.
Le birre selezionate erano quasi tutte italiane , fatta eccezione per una tedesca e 3 spagnole, i grandi ospiti di questa edizione. La degustazione si è articolata tra 4 banchi spina , 3 interni al locale e uno esterno.
Le prime dieci birre che vi elenco sono quelle selezionate per la degustazione alla cieca del sabato mattina: Extra Hop del Birrificio Italiano, la Pils della tedesca Schonramer, un must insieme alla Tipopils, Terre Di Faul del laziale Stavio, oserei dire non in formissima, la Eva del toscano Bruton, la Pils di Elvo. E ancora la Philippe del ferrarese Biren, quest’ultima mi aveva impressionato a Rimini, la Rossa, dello spagnolo Moska De Girona ( interessante il nome, infatti Rossa in catalano significa Bionda), la Bundes del Birrificio Hammer, la Mu Pils di Mukkeller, davvero ottima e infine la Vetra del Birrificio Vetra, prossimo all’apertura.
.
.
Le altre birre presenti erano la Tipopils, sempre sull’onda, la Delia e la Imperial Pils del Birrificio Italiano, la Via Emilia del Ducato, la Bruska del Birrone, la O.G. 1056 del Carrobiolo, RitualPils di Ritual Lab, la Dalibor del Birrificio Lariano, birra che insieme alle altre conosco quasi a memoria, anche quest’ultima tra le migliori bevute, la Luppulula di Manerba, il Birrificio Rurale con la 40 – 50 – 40, la Jasper Pils del torinese La Piazza, le spagnole La Raquera e Franceska, dei birrifici Dougall’s e Art Cervesers, per finire con la 1291 del Mastino.
Insomma una vastissima scelta di Pils, tutte di grande carattere, da 4,3% di TAV fino ad arrivare ai 5,7 ° alcolici.
Personalmente ho partecipato nella giornata di sabato 14 maggio alla interessantissima “degustazione alla cieca”: un concorso a numero chiuso solo per iscritti, dove venivano servite 10 birre (le prime sopra elencate), ovviamente tutte Pils, di cui non era svelato il produttore ed accompagnate con una scheda di valutazione.
.
.
Dopodiché, una volta svelate le birre ed i birrifici, noi degustatori potevamo finalmente recarci alle spine e riprovare le singole birre e, in base ai nostri appunti, associarle ai rispettivi birrifici. Esercizio molto formativo e anche tosto: basti pensare che tutte e dieci erano delle Pils, quindi con caratteristiche abbastanza simili, tra cui il colore.
Tra gli iscritti della “degustazione alla cieca” da sottolineare come non ci fosse nessuno alle prime armi: ho riconosciuto qualche noto birraio di casa nostra, ma anche dei colleghi stranieri (tra cui un birraio tedesco e degli spagnoli, ospiti quest’anno al PilsPride), oltre a qualche giudice, qualche ottimo homebrewer e tra i partecipanti non poteva mancare il campione del mondo dei Beer Sommelier, SimonMattia Riva. Quest’ultimo è stato tra gli assoluti protagonisti, indovinando ben 8 birre su 10 insieme ad Andrea Crippa e Simone Casiraghi birraio dell’Endorama.
Come non finire se non in bellezza con una chicca, forse l’unica tra le non Pils? Realizzata in quantità più che minime, solo 559 bottiglie, la BlessYou!
.
.
Si tratta di una versione speciale di Nigredo, brassata esclusivamente per celebrare il ventesimo anniversario del Birrificio Italiano: leggermente barricata, con pepe nero e luppoli citra. Fantastica, quella che ho avuto la fortuna di degustare è stata la bottiglia numero 59!A breve vi riporterò la mia personale recensione.
Davvero una bella esperienza, accresciuta in difficoltà rispetto a qualche anno fa. Un evento davvero di livello ed impeccabile nell’organizzazione, che ogni anno richiama diversi appassionati ed amanti delle fresche Pils.
Che dire, Orgoglio Pils e soprattuto un grazie a tutti, e dimenticavo… Buon Anniversario al Birrificio Italiano!