Numero 23/2022
11 Giugno 2022
Singapore: allo studio una birra prodotta dall’urina per ridurre il consumo idrico
La birra consuma moltissima acqua: infatti, la bevanda contiene oltre il 90% di H2O. Per far fronte alla carenza idrica globale causata dal cambiamento climatico, a Singapore potrebbero aver trovato il modo di consumarne molta di meno, proprio a partire da come viene prodotta la birra.
In particolare, l’agenzia idrica di Singapore, come riporta la stampa internazionale, sta lanciando una birra artigianale prodotta principalmente dalle acque reflue. Un modo per “riciclare” l’acqua contenuta nell’urina e dimezzare gli sprechi.
Ma come vengono trattate le acque reflue per trasformarsi in una fresca birra dissetante? Come riporta la stampa, le acque reflue vengono trasformate in tonnellate di acqua “ultra-pulita”, prima di essere utilizzate per creare la birra bionda artigianale. In partica, invece di utilizzare preziose risorse idriche che scarseggiano sempre di più, il 95% di acqua della birra viene interamente riciclata.
Questa, per Singapore, non è la prima innovazione in campo idrico: la città tratta già da anni le acque reflue per trasformarle in acqua pulita, la NEWater, che viene usata principalmente per scopi industriali e di condizionamento dell’aria.
Come riporta la stampa, questo è anche un modo per Singapore di attutire l’approvvigionamento idrico contro la siccità, che nel sud-est asiatico è particolarmente grave e aumenta continuamente, come ha avvertito l’International Panel for Climate Change nel suo ultimo rapporto. Inoltre, il mese scorso le Nazioni Unite hanno avvertito che un bambino su quattro potrebbe soffrire di carenze d’acqua entro il 2040 a causa degli impatti della crisi climatica, come riporta la stampa.
Nello specifico, quando Singapore è minacciata dalla siccità, l’acqua riciclata NEWater viene aggiunta ai serbatoi, dopo essere stata trattata, e utilizzata come acqua di rubinetto, sicura e potabile.