Numero 21/2019
26 Maggio 2019
Slow Fish 2019: Sciacchetrà, nuova culla della Birra di Genova!
Genova ha ospitato dal 9 al 12 Maggio la nona edizione di Slow Fish, con il tema Il mare: Bene comune.
Inutile dire che sul pesce sappiamo troppo poco, parlo soprattutto per me che ho sempre vissuto nell’entroterra italiano. Con il pesce ho combattuto la mia battaglia personale fin da piccolina, non c’era verso di farmelo mangiare :”Mamma! E’ pieno di spine!”. Solitamente costringevo mia madre a comprare pesce privo di spine, ma non sapevo che quel tipo di pesce non potevo trovarlo tutto l’anno. Il pesce come gli ortaggi ha una sua stagionalità. I temi più scottanti di questa edizione, oltre alla salvaguardia della qualità e dei piccoli produttori, sono stati l’inquinamento ambientale e le metodologie di pesca sostenibile.
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Nel fitto e intricato programma di Slow Fish ha trovato spazio anche la nostra bevanda preferita. In centro a Piazza Caricamento torreggiava lo stand di Quality Beer Academy con una lista ricca di incontri e approfondimenti su determinati stili di birra. Intorno ad esso, come satelliti, hanno trovato spazio alcuni birrifici italiani rappresentativi del Nord e del Sud: Canediguerra, Ofelia, Grado Plato, Baladin, Epica, Sagrin e l’autoctono Maltus Faber.
Maltus Faber vanta 17 etichette suddivise in birre bandiera, speciali, da meditazione, barricate e stagionali. Il birrificio ha sede in una zona storica di Genova per quanto riguarda la produzione di birra, che iniziò proprio in quei luoghi nei primi anni del ‘900. Per Slow Fish, Maltus Faber ha prodotto l’Ipa Fish, una Ipa rinfrescante, luppolata il giusto in perfetto accoppiamento con il mio burger di pesce.
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La sera di venerdì 10 maggio ho partecipato alla presentazione di una nuova birra nata dalla collaborazione tra l’Azienda Agricola Possa e Maltus Faber : La SciaccheTriple. La birra di base è la Triple di Maltus Faber che subisce un periodo di riposo all’interno dei caratelli dello Sciacchetrà. Andiamo con ordine. I caratelli sono piccole botti in cui avviene la maturazione o l’invecchiamento di alcuni vini; per la SciaccheTriple sono stati usati tre caratelli, due di legno di pero e uno di legno di gelso.
Lo Sciacchetrà è un vino passito prodotto, secondo il disciplinare di produzione, nei comuni delle Cinque Terre e in parte del territorio di La Spezia.
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Impossibile negare che per me la conoscenza di questo vino è stata una piacevole scoperta, non lo conoscevo. Non ha nulla da invidiare ai passiti del Sud Italia, ha un profilo aromatico e gustativo che va dal miele alle mandorle amare. Sorprendente.
Da questa unione non può che nascerne un prodotto unico e complesso, con un bouquet di profumi fruttati delicati e un aspetto gustativo che va dal fruttato maturo allo speziato. Collaborazione molto interessante, ma limitata a circa 700 bottiglie. Quindi, visto che il tempo metereologico è altalenante, non fatevi scappare una visita a Genova perchè, tra un pezzo di focaccia e un piatto di trofie al pesto, la SciaccheTriple troverebbe sicuramente il suo equilibrio perfetto.