Numero 09/2024

27 Febbraio 2024

Verona: arriva la birra dietetica con gli scarti del riso rosso

Verona: arriva la birra dietetica con gli scarti del riso rosso

Condividi, stampa o traduci: X

 

Una sorta di bevanda energetica a base di birra made in Verona. È fatta con le rotture di riso rosso, ovvero con quei chicchi imperfetti che solitamente vengono scartati dalla filiera produttiva. Si chiama Action Biova e combatte lo spreco alimentare. Per la sua produzione viene recuperata e «riciclata» una tonnellata di riso.

E così, in un’ottica di economia circolare, nessun chicco malonato viene buttato via ma anzi dà vita a una birra ambrata e gluten free. Una bevanda dietetica con la metà delle calorie rispetto a quella tradizionale, pensata soprattutto per chi fa tanta attività sportiva. A metterci lo zampino è la startup veronese La Orange di Simone Bertin, assieme a quella torinese Biova Project di Franco Dipietro e all’azienda Riso Gallo. Con base a Bassone, La Orange è specializzata ormai da 5 anni nella produzione di birre per gli sportivi, studiate con nutrizionisti e biologi, e sostenibili per l’ambiente e il benessere delle persone. «Il riso viene utilizzato in sostituzione del 30% di malto d’orzo, andando così ad aumentare la produttività delle materie prime – spiega Bertin -. La Action Biova si ispira allo stile della Altbier. Ha solo 3 gradi ed è una birra artigianale non filtrata e non pastorizzata. È ricca di sali minerali e di sostanze antiossidanti, ideale quindi per chi vuole mantenere uno stile di vita sano senza però dire addio per sempre a una gustosa birra. Ha infatti quasi la metà delle calorie: 78 invece delle solite 140».

Testarla però risulta essere ancora complicato se non acquistandola sul sito de La Orange o partecipando a qualche evento sportivo o fiera. Presto però potremmo trovarla tra gli scaffali di molte catene di supermercati, specialmente nel Nord Italia, in quanto sono in corso degli accordi con la grande distribuzione. «Su ogni cotta di 2.500 litri usiamo 200 chili di rotture di Riso Gallo rosso – dice Dipietro -. Assieme a Simone Bertin della Orange abbiamo deciso di fare una birra di riso che rimane in fermentazione almeno 5 settimane, in quanto è un alimento che si presta a soddisfare la dieta degli sportivi e con un profilo energetico consono dato che, come una bevanda energetica, reintegra buone quantità di elettroliti e sali naturali».

Le birre per gli sportivi con materie di scarto sono solo un esempio dell’innovazione dell’agrifood veronese. Secondo infatti il report di Eatable Adventures, presentato lo scorso mese a Verona e promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub, il territorio scaligero risulta essere un terreno molto fertile per l’evoluzione e la sperimentazione di prodotti alimentari sostenibili. Il Veneto è infatti al quarto posto per numero di start up in Italia e di queste più del 40% si sono sviluppate nella provincia di Verona. E a proposito di innovazione intanto altri progetti bollono nelle pentole della Orange. La startup sta infatti lavorando a una linea di birre analcoliche che potrebbe rivelarsi sempre un’alternativa alle bevande energetiche, con sole 30 calorie e l’inconfondibile aroma del luppolo un po’ amaro tipico delle birre artigianali.

 

Condividi, stampa o traduci: X