30 Luglio 2014
Home-beer: aromatizzata al Genepy!
Riceviamo e pubblichiamo i consigli del nostro amico e lettore Marco, homebrewer per passione!
Cari amici di giornaledellabirra.it,
ecco un’altra mia ricetta per gli appassionati di homebrewing: la birra al genepì.
Vi ricordo che questa essenza è una specie protetta, quindi, non raccogliete le piantine spontanee che crescono in montagna, ma rivolgetevi ai tanti contadini che coltivano questa pianta officinale (io sono ligure e durante le mie gite sulle Alpi in Piemonte e Val d’Aosta acquisto gli steli essicati direttamente dai produttori, viceversa potete reperirli in erboristeria).
Questi fiori, utilizzati per la produzione di un famoso liquore, apportano sensazioni organolettiche balsamiche e floreali davvero uniche, che personalmente apprezzo molto.
La prima considerazione su cui soffermare la scelta per la ricetta è la scelta del malto o estratto: potete prediligere malti poco tostati e piuttosto neutri, accompagnati da luppoli poco intensi, oppure anche malti tostati e dalle sensazioni incisive in abbinamento a luppoli altrettanto aromatici. La bravura si giocherà nel dosare nel modo più equilibrato possibile le sensazioni apportate dalla piantina officinale.
L’aggiunta deve essere fatta senza a freddo, in quanto la fase di riscaldamento risulterebbe deleteria e ridurrebbe l’aromaticità.
La tecnica che ritengo più valida è di preparare un infuso di spezia in alcol buongusto (50 grammi di steli per una cotta da 25 litri, infusi in circa 100 mL di alcol, in modo che risulti molto concentrato), lasciarla in infusione per una settimana e procede a fltrazione su carta da filtro o assorbente. Prima della seconda fermentazione si può procedere al dosaggio, mediante piccole aggiunte e degustazione, in modo da individuare il perfetto equilibrio con le altre componenti gusto olfattive.
Alla degustazione questa birra vi stupirà per la particolare aromaticità: sognerete di ritornare, in un batter d’occhio, sulle alte vette alpine!
di Marco.
