Numero 20/2017
18 Maggio 2017
BeerTour a Roma: consigli per un weekend! – Parte 1
Ci eravamo lasciati a Settembre con il racconto del mio ultimo beertour di 4 giorni in Franconia , ora invece vi farò conoscere una parte di Roma, alla scoperta di alcuni tra i tanti locali che fanno della capitale la città più birraria d’Italia.
Una toccata e fuga la mia: arrivato nella capitale verso le 11 e mezza circa di sabato, con lo zaino in spalla comincio il mio tour che non sarà solo focalizzato su locali e birre, ma anche dedicato ad una visita della città, per godere di alcune delle infinite bellezze monumentali e storiche di Roma.
Sceso dal treno mi dirigo prima in Piazza della Repubblica, inizialmente Piazza dell’Esedra, dove fa bella mostra la Fontana delle Naiadi, posta a poche centinaia di metri dalla Stazione Termini.
Prossima tappa veloce la Basilica di Santa Maria Maggiore, che visito solo esternamente, situata nel rione Monti, una delle quattro basiliche papali di Roma.
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Dopo una sequenza quasi ininterrotta di foto scattate strada facendo, arrivo a pochi metri dal Colosseo, dove trovo il locale di Brew Dog con la bellezza di 20 spine tra birre della casa e ospiti.
È quasi mezzogiorno ed il locale è completamente vuoto: mi siedo al bancone e inizio una interessante degustazione. La prima degustata è la Twin Atlantic di Brew Dog, una Apa con dosi massicce di Cascade e Equinox, dove prevalgono i sentori di mango e ananas su tutti, in bocca leggera, beverina e fresca, ideale nella calda giornata primaverile con cui mi ha accolto Roma e perfetta accompagnata da un piccolo brunch.
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La seconda bevuta spetta alla Self Assembly Pope Cars, una porter da 7,4 di alcol, con aggiunta di vaniglia, cocco e cacao: interessante, ma all’assaggio ho percepito un non perfetto equilibrio, così la bevuta non mi ha entusiasmato.
Passo poi alla Jet Black Heart, una milk stout con aggiunta di avena e, come da stile, lattosio, che la rende morbida e delicata; chiudo, infine, con la Fruit Bat, nata in collaborazione con gli svedesi di Omnipollo, una Ipa dal colore rosa acceso, luppolata con Mosaic ed aggiunta di lamponi. Birre tutte interessanti e particolari, location davvero ottima per iniziare il tour della città.
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Dopo una visita all’esterno del Colosseo – troppa la coda per entrare – ammiro l’Arco di Costantino, quindi costeggio il Palatino, uno tra i più ricchi musei a cielo aperto al mondo, per arrivare poi al Circo Massimo ed alla chiesa di Santa Maria in Cosmedin, dove è situata la famosa bocca della verità. Mi dirigo, sempre a piedi, in Piazza del Campidoglio, progettata dal Buonarroti, da dove si può godere di quello che considero uno dei punti panoramici più belli della città con ampia vista sui Fori Imperiali, Colosseo, Palatino e appena sotto, la Chiesa dei Santi Luca e Martina.
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Proprio dietro la Piazza del Campidoglio si trova un altro grande monumento , il Vittoriano, meglio noto come Altare Della Patria, celebrazione dell’Italia unita e della sua libertà.
Prossima tappa, Campo Dè Fiori, con le sue bancarelle: qui è d’obbligo una pizza romana, prima di entrare all’Open Baladin Roma. Sono già le quattro di pomeriggio ed il locale è stracolmo di giovani.
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Siedo come di consueto al bancone e ordino una Soraya, dedicata alle ginger ales anglosassoni, leggera con i suoi 3,7 % vol di alcol , aromatizzata con datteri, zenzero, citronella e del macis , una spezia indonesiana. Birra ricchissima, davvero interessante!
Passo poi ad una Scotch Ale di E.C.B. , un birrificio tutto da scoprire e infine la Mutta Affumiada , del Birrificio Di Cagliari, una smoked ale con bacche di mirto essiccate, leggermente affumicata dove nel finale ritroviamo appunto il mirto. Una bella sorpresa!
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Ho l’hotel in zona Trastevere, a due passi dal Ma Che Siete Venuti a Fa: quindi il programma su dove passare la serata è di certo chiaro!
Una volta lasciato lo zaino in hotel faccio un salto al Ma Che Siete Venuti a Fà, per un veloce aperitivo, dove trovo Manuele Colonna , che mi serve senza neanche chiedermi che birra voglio, una freschissima Kellerbier dalla botticella a caduta del fantastico birrificio Greiss.
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Una birra che porto nel cuore, fantastica, la freschezza di cui è dotata mi ha fatto tornare alla mente il mio primo tour in Franconia. Ne bevo un paio e vado alla ricerca di una buona trattoria per la cena.
Ceno, questa volta senza birra ma con del buon rosso, accompagnato a due ricchi piatti della cucina romana, pasta alla carbonara e coda alla vaccinara.
Chiudo il mio primo giorno romano ancora al Ma Che Siete Venuti a Fà, dove bevo la black lager della Elch-Bräu , un’altra garanzia e per finire la Sera Nera di East Side, una black ipa davvero degna di nota.
Le tappe della domenica nel prossimo articolo che sarà on-line il prossimo giovedì 25 maggio (leggi qui)!