Numero 21/2017
25 Maggio 2017
BeerTour a Roma: consigli per un weekend! – Parte 2
Riprende il diario del mio beertour romano, durato un weekend: le tappe del sabato sono consultabili al seguente link.
La domenica la giornata inizia maluccio: il tempo non promette niente di buono, pioviggina ed i km da percorrere a piedi saranno parecchi.
Un giro per le vie di Trastevere, tra le quali Via della Pelliccia è sicuramente la più conosciuta, poi una visita a Santa Maria in Trastevere, fino ad arrivare all’Isola Tiberina.
Dopo un km abbondante di cammino, una sosta in Piazza Navona, una tra le più celebri della città eterna, poi inizia una successione ininterrotta di arte e cultura monumentale: il Pantheon, fondato nel 27 d.c. come tempio dedicato alla celebrazione di tutte le divinità romane, poi Palazzo Montecitorio, quindi la Fontana di Trevi, senza dubbio la fontana più fotografata d’Italia, di fronte alla quale mi soffermo diversi minuti: solo noi italiani possiamo godere di cotanta bellezza!
Prossima tappa la scalinata che mi porta nella Piazza del Quirinale, poi mi attendono i 135 scalini, piacevoli da percorrere, che mi conducono alla Trinità Dei Monti, da dove si ha una bella vista su parte della città, con antistante, Piazza di Spagna e la sua famosa fontana della Barcaccia.
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E’ quasi mezzogiorno e oltre alla fame mi è venuta una buona sete. Proseguo, quindi il cammino costeggiando il Lungo Tevere fino ad arrivare a Castel Sant’Angelo, qualche foto da più angoli ed eccomi alla prima tappa birraria della giornata al Be.Re, situato a pochi metri dalle mura vaticane.
Aperto da pochi mesi da Luigi Parise e Lorenzo D’Annibale, insieme con Manuele Colonna, è un locale fornito di 18 spine e 6 handpump. Tutta la selezione di birre è stata curata da Manuele Colonna, dando ampio spazio alle birre in botte di tradizione di franconia. Impianto fantastico, bancone in rame , tre botti da cui spillare birra fresca e una botticella di birra a caduta, che solitamente viene aperta nel tardo pomeriggio.
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Ma il locale non è solo birra, anzi, qui potrete trovare anche il più famoso triangolo di pizza della Capitale grazie a Trapizzino. Essendo domenica in orario di pranzo, il locale è quasi vuoto ed ho così tempo per chiacchierare con i personale e fare qualche assaggio.
Inizio con la Knoblach Ungspunds Lagerbier, accompagnata da un Trapizzino alla bufala; birra freschissima, addotta direttamente dalla botte, con una spillatura studiata ad hoc per regalarci la freschezza di queste fantastiche birre.
Passo poi alla Keller di Zur Sonne, altro birrificio alle porte di Bamberga, ottima, che mi indirizza i pensieri e i ricordi verso i villaggi franconi e quella città magica, quale è Bamberga.
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Prendo anche la Keller di Hummel, poi piccoli assaggi di Fumo Lento di East Side, la Bamberg di Hiltop, altro emergente birrificio laziale, infine, dopo un sorso di acqua la Bloed di Extraomnes, sangue in fiammingo, con ciliegie della Valpolicella e lievito saison. Servizio impeccabile e birre di ottima qualità. Lavoro davvero consigliato!
Nel pomeriggio entro in Vaticano, dove fortunatamente, complice l’ora pomeridiana, non incontro tantissima gente e posso godere di un tranquillo giro in Piazza San Pietro e poi via ai Musei Vaticani: qui passerò circa 2 ore ad ammirare tutto quello che il museo offre, per concludere estasiato ad ammirare la Cappella Sistina.
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Fattosi tardo pomeriggio ormai, prossima tappa birraria è al Luppolo Station, che raggiungo in treno, facendo quasi completamente il giro delle mura vaticane.
In poche centinaia di metri dalla Stazione di Roma Trastevere arrivo al Luppolo Station, caratteristico per gli arredamenti in stile ferroviario old style, 20 spine circa, dove trovano ampio spazio le realtà del Lazio. Facile la scelta: la lista delle birre è proiettata su una parete come fossero gli orari e le destinazioni dei treni!
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Parto con il primo assaggio delle giovani birre di Cà Del Brado, una nuova realtà bolognese aperta da pochi mesi ma che già si sta facendo conoscere: non un birrificio e neanche una beer firm. ma affinatori. Degusto la Piè Veloce, una birra brettata e affinata per pochi mesi in botti di rovere, gran bella sorpresa.
Butto un occhio alla lista birre e leggo, o meglio cerco di leggere, il nome Trzechkumpli Browar Lotny, beer firm polacca e su consiglio provo la loro New England Ipa: ne resto affascinato , fresca , profumatissima , forse la miglior birra assaggiata in questi due giorni a Roma.
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Decido allora di degustare anche la seconda birra polacca alla spina: la Bode Nie Manuj, della Browar Artezan, anche questa ottimamente brassata – chissà che uno dei miei prossimi viaggi non mi porti in Polonia – ed infine bevo la Rifle, un’ American Ipa, agrumata del Bifficio Il Mastio, che si conferma in perfetta forma.
A poche centinaia di metri dal Luppolo Station ha sede il locale di Stavio, beer firm romana, che diventa per metappa obbligata.
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Il locale è accogliente e spazioso, diverse birre ospiti alla spina, oltre a quelle a marchio Stavio. Assaggio la Giallina, una belgian pale ale, fresca e dolce, leggera e la Don Zaucher , una smoked orange lager, così viene definita, affumicata con buccia di arancio, molto interessante e di facile bevuta. Accompagno le birre con una focaccia, anch’essa ottima.
Infine, per chiudere al meglio la serata, una Oerbier Special Reserva 2012 di De Dolle, per la quale nessuna parola può descrivere le sensazioni gustative davvero uniche provate… d’altronde certe birre parlano da sole!
La mia 2 giorni nella capitale finisce nuovamente al Ma Che Siete Venuti a Fà, dove a farmi onore, mi aspetta una pinta di Kbs dell’americana Founders , un’imperial stout da 11, 2 ° di alcol, che in molti considerano tra le migliori birre al mondo,!
In due giorni a Roma si fanno un sacco di cose e i romani incontrati son stati tutti davvero molto ospitali: non mi resta che salutare la Capitale con un arrivederci, perché a Roma ho ancora un sacco di cose da fare… scusate , da bere!!