Numero 21/2018
25 Maggio 2018
Praga e dintori: il diario di viaggio di un ricchissimo beer-tour!
Riprendiamo il nostro diario di viaggio alla scoperta di Praga: leggi la prima puntata del tour!
Il giovedì sveglia presto, sembra fare più freddo del giorno prima. Oggi non solo birre, giustamente Praga merita attenzione per tanto altro.
Ci incamminiamo verso il Ponte Carlo, Karlův most, sulla Moldava, che collega la Città Vecchia al quartiere di Malá Strana: è (forse) il più famoso monumento della capitale della Repubblica Ceca, e qui inizia il rito delle foto, quelle belle da conservare a lungo, con la Moldova e il Duomo di Praga a fare da cornice.
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Arriviamo quindi nella famosa piazza della città vecchia, Staroměstské náměstí, sulla quale si affacciano numerosi edifici importanti: la Chiesa di San Nicola, Palazzo Kinský, il Municipio della Città Vecchia, con il suo famoso orologio astronomico, quest’ultimo purtroppo coperto dai ponteggi per la ristrutturazione e infine la Chiesa di Santa Maria di Týn.
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Dopodiché saliamo sulla torre panoramica per ammirare Praga dall’alto. Uno spettacolo che merita davvero di essere goduto.
Un giro per i vari stand del mercatino della piazza , dove assaggio tra l’altro il dolce tipico, il trdelník, anche detto trdlo, per poi incamminarci verso il quartiere ebraico, dove dedichiamo un’ora abbondante alla visita dei luoghi della memoria.
La nostra meta per il pranzo è il monastero di Strahov, non solo per una preghiera o per farci monaci, ma per una birra . Infatti l’istituto religioso ospita anche un birrificio, il Klášterní Pivovar Strahov. Le birre prodotte sono diverse, le accompagno con un filetto di maiale, davvero degno di nota. Assaggio una Ipa , una classica dunkel ceca e infine un’ottima Smoded Porter. La degustazione è resa magica dalla possibilità di osservare contemporaneamente una cotta dal vivo: il piccolo impianto in rame è a vista, collocato proprio all’entrata del ristorante. Un consiglio: considerata la limitatezza degli spazi dedicati all’ospitalità, è bene prenotate.
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Entriamo poi al Velká klášterní restaurace, a pochi metri , dove desideriamo provare e le birre della Pivovar Matuska, ed infine una buona Pilsner Urquell dal tank.
La giornata continua verso il Castello, la strada reale, il Duomo e tutto il complesso annesso. Anche se la bellezza esteriore ci induce a programmare una visita, il tempo è tiranno e ci costringe a passare oltre. Da qui, però, la vista è davvero impagabile, e merita dedicare qualche istante a godersi il panorama e la bellezza degli edifici storici.
Scendiamo percorrendo il lungo fiume fino alla prossima tappa, la Lod’ Pivovar, ovvero un birrificio galleggiante: anche se può sembrare strana questa definizione, è una realtà davvero sospesa sull’acqua, perché il piccolo impianto, i maturatori e tutti gli impianti, sono allestiti all’interno di un’imbarcazione ormeggiata lungo la Moldava. Decidiamo di fare un assaggio delle birre: ne degustiamo 8, non eccezionali in vero, accompagnate ad un paté d’anatra, tipico di queste zone.
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Continuiamo a passeggiare, facciamo una sosta alla Pivovar U Supa: due birre, la Sup Světlý Ležák – pilsen – e la Sup Tmavá – dunkel ceca –, anche queste sotto le aspettative.
Ripassiamo dalla piazza centrale che di sera ha un altro fascino, ed entriamo alla Fat Cat Brewery: un locale di recente apertura, moderno, dove è possibile assaggiare diverse birre prodotte da differenti birrifici cechi. Davvero degna di nota la Czech Lager Monastery,prodotta da un birrificio abbaziale, che dona una bevuta davvero interessante.
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Una lunga giornata che chiudiamo al birrificio Pivovar U Tří Růží, che insieme al birrificio U Fleků si contende la corona di birrificio più antichi. Dati storici parlano delle birre del Pivovar U Tří Růží addirittura nel lontano 1405. Il locale è affollatissimo, gusto il classico goulash servito in una sorta di pagnotta scavata: davvero buonissimo!
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In realtà il birrificio produce diverse tipologie di birra, ma nel giorno della nostra visita alla spina risultavano disponibili solo due birre: la classica czech lager e la dunkel, buone ma essenziali.
Si chiude così la seconda giornata, che ci introduce ad un venerdì fittissimo di programmi!
La prossima giornata in una nuova puntata del beer-tour: appuntamento al prossimo venerdì!