19 Febbraio 2016
Ritorno in Franconia: il diario del secondo giorno!
Domenica: oggi andiamo alla scoperta delle birre Zoigl. Vi ho spiegato in un precedente articolo la storia affascinante di queste birre (per chi se l’è perso, ecco il link) e anche raccontato la prima tappa del viaggio.
Dopo un rapido tour a Bamberga, verso le 11 si parte alla volta di Mitterteich, nell’Alto Palatinato, ad est della Franconia. Paesaggi fiabeschi, dove il verde domina ovunque, prati e campagna, a pochissimi kilometri dal confine ceco. Troviamo solo una zoiglstube aperta, la ZoiglBauer, in centro paese , attaccata alla chiesa. Fuori dal locale, appesa come fosse una bandiera , la stella a 6 punte, simbolo tipico dei birrai franconi.
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Entriamo la birra è una sola, non si può scegliere: diacetile all’ennesima potenza. Ottima ospitalità, la titolare parla italiano e conquista la nostra simpatia con ottimi wurstel e crauti, peraltro a pochi euro.
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Il secondo paese visitato è il pittoresco Falkenberg (state attenti col navigatore, solo 13 km): prima due foto al castello, privato, che domina la scena e poi via alla ZoiglstubeSchwoazhansl. Ospitata in un bell’edificio, grande, in essa dentro regna il silenzio: il luogo ideale per gustare l’immancabile birra, ancora un trionfo di diacetile, ma più pulita e facile da bere della prima.
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Si fa metà pomeriggio e, siccome è impossibile visitare tutte le 8 zoiglstube aperte al pubblico, decidiamo di trasferirci nel paese con la più alta concentrazione di Zoigl. Un luogo dal nome impronunciabile: Windischeschenbach (non vi dico dopo 4 birre … quali nomi uscivano!). Dopo un tour per la frazione di Neuhausche, andiamo alla BahlerZoigl, dove però non ci fermiamo per non disturbare una festa di compleanno di un bambino – questo spero vi faccia comprendere quanto è familiare l’atmosfera di queste piccole brasserie – , allora decidiamo di passare alla vicinissima Lingl – Zoigl. In questa birra le sensazioni di diacetile sono decisamente diminuite: un bel cappello di schiuma, un buon profuno, una birra discreta, così ne prendo un litro da portare in Italia.
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Ultima tappa, l’avevamo preparata bene, tutte birre in crescendo: scendiamo a Windischeschenbach e andiamo alla ZumRoud’n, la Zoiglstube della famiglia Heinl. Siamo i più giovani avventori e ci sediamo al tavolo con una coppia di anziani, subito arriva un signore che ci bussa sul tavolo in segno di saluto.
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Ci arriva la nostra birra senza chiederla, la migliore di queste 4 tappe, ce la gustiamo, si fa tardi e l’idea è andare alla Heckel, che si trova lungo la strada per il ritorno.
Rincando, passiamo alla BrauereiHeckel a Waischenfeld. Sono quasi le 19, ma il locale è affollatissimo, peccato. Rientriamo quindi a Bamberga per poi andare a cena alla BrauereiHoh a Scheßlitz, dove avevamo una prenotazione. Impossibile parlare inglese qui, ordiniamo il piatto tipico, ovvero il polletto al pepe, e un boccale di birra, l’unica disponibile: una Lagerbier , scarsamente luppolata, sentore di pane bianco e cracker e un filo di lievito, che in verità non mi ha fatto impazzire.
Stanchi della giornata finiamo qui la serata con 2 o 3 boccali di birra.
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Una bella esperienza questo tour di 4 differenti Zoigl, le birre non sono indimenticabili , è il contesto ad essere unico. Sicuramente ci ritornerò, probabilmente in primavera o in estate, dove oltre alle birre, i paesi meritano una visita.
Voglio ricordarvi che ad Ottobre si svolge il Kommunbrauertag, dove è possibile bere tutti gli Zoigl, in un contesto di grande festa popolare.
Il viaggio continua, la terza tappa sarà on-line il prossimo venerdì!