Nel marzo del 2019, un incrocio di Pit Bull è arrivato come randagio al Manatee County Animal Services. Allo staff è stato subito chiaro che quel cane aveva vissuto in una casa, ma del suo ex proprietario non c’erano tracce.
«Aveva un microchip, quindi siamo riusciti a ottenere il nome del proprietario: Monica Mathis – spiega uno dei volontari del rifugio – .Ma non avevamo informazioni di contatto aggiornate. Ci siamo trovati in un vicolo cieco».
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Il cane è stato affidato a un rifugio dove ci sono già 150 cani e 100 gatti e non sempre è così facile trovare loro una famiglia. Per questo la struttura ha aderito al progetto di Brewing Motorworks, una birreria che ha deciso di pubblicare sulle lattine di birra le foto di quattro cani in cerca di un’adozione. E così, oltre a raccogliere donazioni per finanziare una nuova struttura per il rifugio, è stata anche un’occasione per far conoscere gli animali a cui serve una famiglia.
Mathis stava guardando la televisione nella sua casa di Saint Paul, nel Minnesota, quanto ha visto le immagini di quelle lattine e ha subito riconosciuto il muso sorridente di Hazel, il suo dolce cane che era scomparso quasi due anni fa quando viveva in Iowa.
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Attraverso foto e registri veterinari, il rifugio è stato in grado di verificare la storia di Mathis: «Ero molto felice che la sua famiglia sarebbe stata di nuovo al completo – ha detto uno dei responsabili del rifugio – . Non poteva esserci un finale migliore per questa storia». Una campagna pubblicitaria che ha colto nel segno.
Leva 1993, crescendo ad Udine ho respirato Mitteleuropa: Austria a nord e Slovenia ad est.
In una terra di vino che scuola potevo fare? La scelta era facile: scuola enologica di Cividale del Friuli. Il sessennio fu molto interessante, con tirocini, studi, visite e parecchi approfondimenti sul campo.
A un certo punto scopro per caso le birre artigianali, in un pub cittadino: da lì con qualche amico facevamo delle vere e proprie degustazioni, cercando di assaggiare ogni volta stili differenti.
Qualche mese dopo mi regalarono un kit per la produzione casalinga e da lì inizio una vera e propria ricerca e approfondimenti dell’ambito. Ciò che mi attirava di più della birra erano le migliaia sfumature di colori, aromi, stili e storie che si celano dietro questo mondo.
Anni universitari: la scelta ricadde su Scienze e tecnologie alimentari a Udine dove all’interno della facoltà c’è il corso di Tecnologie della Birra. L’ultimo anno il tirocinio l’ho fatto in un birrificio agricolo, il primo in regione, che coltiva sia orzo che luppolo; la tesi è sulla produzione e promozione della birra artigianale friulana.
Nel 2017 un’esperienza molto interessante e formativa di 7 mesi nel Birrificio Antoniano a Padova.
In tutti questi anni, dal 2012, mi diletto come homebrewer partendo dal kit, passando all’E+G e arrivando all grain: da qualche mese gestisco anche una pagina Facebook per far conoscere ai miei amici cos’è per me la produzione brassicola casalinga e raccontando loro le mie avventure. Infine sono socio dell’associazione homebrewers Friuli Venezia Giulia.
Sono innamorato delle basse fermentazioni tedesche e delle alte fermentazioni inglesi.
Bitter e Marzen, una coppia strana, ma che mi fa impazzire.