Numero 04/2023

24 Gennaio 2023

Luvertin: il birrificio agricolo, tra i vigneti di barbera e moscato!

Luvertin: il birrificio agricolo, tra i vigneti di barbera e moscato!

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Oggi siamo nella campagna alessandrina, dove da un paio di anni è attivo il Birrificio Luvertin dei fratelli Botto. Conosciamolo meglio grazie a Marco.

 

Marco, ci racconti chi siete e come e quando nasce il Birrificio Luvertin?

A gestire il birrificio siamo io Marco e mio fratello Davide Botto.

Il birrificio nasce in campagna di Terzo, comune della provincia di Alessandria in cui ha sede l’azienda agricola di proprietà su cui poggia la base agricola del marchio: dodici ettari di vigne destinate principalmente a uve barbera e moscato d’Asti, un’altra decina dedicata alla coltivazione di pioppi e un paio coltivati ad orzo distico, lo stesso che entra poi nel processo produttivo.

Il nostro birrificio nasce nel 2020 ma la sua idea risale a ormai a parecchi anni fa, quando mossi dalla passione per la birra artigianale abbiamo prima iniziato con l’homebrewing e poi con l’idea di mettere in piedi il nostro progetto. così dopo diverse esperienze lavorative  nel mondo vinicolo io, e il corso da birraio e il lavoro presso il Birrificio Cane di Guerra di mio fratello nel 2019, dopo aver preso in mano l’azienda agricola di famiglia siamo finalmente partiti con il progetto, per arrivare a marzo del 2020 a fare la nostra prima cotta.

 

Da dove nasce il nome e quali birre produci al momento?

Siamo dunque un birrificio agricolo, che si coltiva l’orzo da usare come malto nelle sue ricette.
Volevamo un nome che ci legasse al territorio ma che allo stesso tempo svecchiasse l’idea legata all’agricoltura tradizionale, così abbiamo preso il nome dialettale che si da al luppolo selvatico che nasce nelle nostre zone e lo abbiamo fatto nostro. Luvertin appunto.

Al momento abbiamo in gamma una Hoppy Session Ale, un’American Ipa, una DDH Session Ipa, una Witbier, una Tripel belga, che è anche la più alcolica che produciamo, una California Common e infine l’ultima nata, una Pils.



 

Com’è strutturato il Birrificio, avete anche una tap room ?

La struttura del birrificio è semplicissima, si basa su due persone, mio fratello Davide ed io. Impianto da 10 hl, con possibilità di fare doppia cotta, un CIP di lavaggio, quattro fermentatori refrigerati da 20HL ed un dissolutore. Una cella calda per la rifermentazione ed una cella frigo per lo stoccaggio e un’ inlattinatrice completano lo stabilimento produttivo.

Al momento non abbiamo una tap room.

Lui è il birraio capo, io l’aiuto birraio. Le nostre birre nascono da idee e gusti condivisi, quali birre realizzare, che caratteristiche devono avere, poi lui mette giù la ricetta vera e propria mentre io ne tiro fuori un nome e ne seguo lo sviluppo grafico. Insieme poi seguiamo la parte commerciale e tutto ciò che ruota intorno al birrificio. Senza mai dimenticare il lavoro agricolo.

 

 

 

Birrificio agricolo, dunque, relativamente giovane. Quali progetti avete e dove volete arrivare in futuro?

Dopo l’avvio del nostro progetto e dopo una pandemia e una crisi economica, speriamo di riuscire nel breve periodo ad affermarci come birrificio, sempre restando fedeli a ciò che siamo e a quella che è la nostra filosofia.

Speriamo in un 2023 di svolta e di rivincita, per poter realizzare diverse idee che abbiamo in mente, tra cui il progetto di aprire una tap room, o comunque un nostro locale.

 

Si ringraziano Marco e Davide per la disponibilità e gli assaggi.

 

 

Info : www.birrificioluvertin.com

 

 

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Christian Schiavetti
Info autore

Christian Schiavetti

Classe 1986, originario di Lecco, città che amo in tutto, dal suo lago alle sue magnifiche montagne.

Ho iniziato presto ad appassionarmi al mondo della birra, grazie ad un amico più grande, che mi regalava i primi sottobicchieri, e mi innamorai poi della collezione di birre del fratello. Iniziai poi io stesso a collezionarle. Oggi ne conto circa 1000 – 1100, oltre a bicchieri e altro.

Un’osteria in paese e le prime birre belghe, Kasteel, Kwack, Delirium, Chouffe, le prime trappiste , la Gouden Draak e le prime Baladin, fu amore. Presa la patente, la mia “ scuola” è stata l’Abbazia di Caprino Bergamasco del grande Michele Galati.

I primi viaggi ho iniziato a farli nel 2010, in Belgio per una settimana e li mi innamorai del Lambic; non ho più smesso di viaggiare: Belgio, Franconia, Baviera, Austria, Irlanda, Francia del nord e ovviamente Italia.

Navigo e leggo spesso sul web riguardo questo mondo, dal 2011 faccio birra in casa. Dopo i kit, grazie a un corso MOBI e a due giorni con Pietro del Carrobiolo, sono passato a all grain con buoni risultati.

Come detto, amo viaggiare appena posso e la birra non manca mai, da singoli eventi a locali famosi, dai piccoli birrifici a ben più lunghi beer tour che mi auto-programmo.

Amo le birre luppolate, e quelle parecchio alcoliche, che spesso dimentico in cantina per anni.

Da gennaio 2015 è nato quasi per gioco il mio blog, BIRREBEVUTE365 , supportato dalla mia pagina facebook, dove scrivo singole recensioni di birra, oltre ai miei viaggi e alle partecipazioni a fiere ed sagre, oltre ad un calendario eventi sempre aggiornato.

In futuro vorrei, visto che tra gli amici c’e già chi lavora in questo campo, poter fare della birra un lavoro dalla beer firm al birrificio, o un beer shop, o perchè no scrivere e viaggiare per la birra!!

Potete visitare anche il mio blog: www.birrebevute365.blogspot.it