Numero 25/2024
18 Giugno 2024
Alla scoperta della giovane beer firm milanese Hold On
Oggi siamo in compagnia di Davide, deus ex machina della giovane beer firm milanese Hold On, con diverse esperienze birrarie alle spalle e idee ben chiare.
Davide, ci racconti chi sei e come nasce la tua passione per la birra?
Mi chiamo Davide Gagliardi, head Brewer/scienziatopazzo/ragazzo immagine, anche se non ho proprio il fisique du role per quest’ultima mansione.
Come molti, mi sono appassionato alla birra iniziando a produrla a casa, come via di fuga alla frustrazione causata dagli studi universitari; sicuramente l’approccio scientifico ha dato una mano ad impratichirsi, ma la ricerca e l’amore per questo prodotto avviene dopo aver visto il fondo di diverse pinte meglio se accompagnate da chiacchiere con publican e birrai.
Quali esperienze o studi hai fatto prima di buttarti in questa nuova avventura e creare una beer firm?
La laurea in scienze dei materiali ( aka chimica e fisica pure ) ha aiutato con e mi ha motivato nel volermi tenere lontano dall’ambiente della ricerca, al momento bloccato dalla scarsità di fondi e dalla poca condivisione delle conoscenze.
Datemi dell’idealista, ma cercando condivisione e crescita comune ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo del craft beer, aprendo con altri soci nel 2016 il Birrificio Bosco grosso che pur essendo ridicolmente piccolo mi ha permesso di sperimentare moltissimo.
Il gioco e la ricerca del fattore wow nel prodotto oltre la sfida nell’ottimizzazione della produzione è stato il fil rouge della mia filosofia produttiva, anche nelle successive esperienze da dipendente presso diversi birrifici, coadiuvate dalla maschera mediatica che ben si adatta alla faccia da pirla che mamma mi ha regalato!
Tutto questo per dire che arrivare ad Hold On è stato un percorso sudato e in salita, e ne è simbolo il brand resisti.
Hold On, quando é uscita sul mercato la prima birra e quali produci al momento?
Il concept attuale delle 4 birre della linea core è stato partorito nel giugno dello scorso anno, le 4 referenze costituiscono uno slogan con cui proviamo a descrivere la rivoluzione delle nostre vite, che crediamo vada estesa a fenomeno sociale come “cura” all’attuale stagnazione.
Per ritornare coi piedi per terra la linea base, ora prodotta presso Nama Brewing, in provicia di Bergamo è composta dalle immancabili per un qualunque banco spina, due lager di ispirazione teutonica modernizzate con l’uso ruffiano di varietà moderne di luppolo tedesche da cui gli stili Nu-Helles e Untraditional Bock, seguite a ruota da due immancabili luppolate, Session Neipa e Double Ipa.
Sono previste nuove birre o qualche collaborazione?
Non toglietemi il gioco, la sperimentazione e la condivisione.
Assolutamente la linea è stata arricchita con diverse collaborazioni oneshot e al momento ne abbiamo in programma due, una in fermentazione dagli amici di Delab di Alba e l’altra che verrà svelata a breve.
Oltre al mondo prettamente brassicolo abbiamo all’attivo un sidro naturale prodotto in anfora di terracotta con Federico di Apple Blood Cider, dalla raccolta delle mele alla bottiglia, per poter raccontare al mondo delle enoteche chi siamo e magari uscire dal limitante 4% del mercato della birra.
Ovviamente la testa continua a fermentare idee di fermentati perciò seguite i nostri canali social IG e fb @holdon_bco.
Hai puntato sulle lattine, con una grafica ben studiata. Quanto è importante comunicare col cliente?
Penso che l’errore fondamentale fatto dal comparto sia stato pensare che il prodotto di qualità si vendesse e spiegasse da solo, la comunicazione è oramai tema centrale anche per fare capire che si tratta di un prodotto premium ed è per questo che il suo valore necessariamente si discosta dalla birra industriale.
Dove vuoi arrivare e quali sogni hai nel cassetto?
Non ho grosse ambizioni personali, sono già contento di lavorare con quello che mi piace, ma costruire un luogo di lavoro in grado di ripagare chi investe la sua energia e il suo tempo è la mia piccola utopia personale.
Ultima domanda; la più difficile. Scegli una birra e/o un luogo, birrificio che ti é rimasto a cuore.
Una ottima helles prodotta da un microbirrificio con molta spina dorsale, appena aperto a Valdobbiadene, terra del Prosecco.
Si chiama 24/7 del Birrificio Valderon, le ragioni del nome arrivano al primo sorso e finiscono quando la loro fighissima taproom chiude dopo il servizio.
Dovrebbero stare aperti 24/7 ma vogliamo bene a Daniele, e al riposo che ogni gran lavoratore merita.
PS abbiamo fatto assieme una Imperial stout ispirata ad un brownies alla canapa, ovviamente finita in un lampo!
Hold ON srls
Via dei missaglia 34 Milano 20142 (MI)
https://holdonbco.com/