Numero 01/2020
2 Gennaio 2020
Aroma Floreale 2.0 – Il caso del nuovo Birrificio agricolo Birr’é
Il contadino e il birraio sono due mestieri affini.
Entrambi spesso lavorano in condizioni avverse, come il caldo di una Sala Cotte o quello di un campo di frumento a luglio. Entrambi producono un bene avvalendosi di normali cicli biochimici, cercando di incrementarne il valore e il pregio.
Entrambi, nella maggior parte dei casi, sono persone schiette, lavoratrici e tenaci.
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Marco, nato geneticamente come agricoltore ma birraio per vocazione, fonda “Birr’è”, dapprima come beerfirm e successivamente come birrificio agricolo a Paese, in provincia di Treviso.
La filosofia produttiva dei prodotti Birr’è si basa sul legame con i terreni che la famiglia di Marco coltiva per rifornire il birrificio di orzo e frumento, che una volta maltati grazie alla collaborazione con un’impresa specializzata vicina, concorrono alle ricette delle birre artigianali.
“La nostra birra nasce da un progetto nel quale si ha come obbiettivo principale la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio.
L’azienda agricola, situata nelle campagne trevigiane, dagli anni 60 ha tramandato di generazione in generazione i valori e la passione di coltivare la nostra terra.
Accompagniamo il nostro orzo e il nostro frumento in tutto il ciclo biologico, dalla preparazione ottimale del terreno per favorire una nascita omogenea e completa, alla raccolta, quando il seme è maturo e pronto per essere maltato.”
Anche la scelta dell’acqua rende Birr’é un birrificio non convenzionale. A differenza di quanto fatto nella maggior parte dei birrifici, Marco ha optato per un’acqua a Metro zero non osmotizzata.
“Un altro elemento fondamentale per la produzione della birra è l’acqua, questa proviene da un pozzo usato per l’irrigazione delle colture, che va a pescare acqua freschissima direttamente dalle falde in profondità.
Facendo alcune analisi abbiamo constatato che la struttura di quest’acqua era ottimale per la produzione della nostra birra.”
Se da un lato noi italiani per ora non godiamo di una Cultura brassicola all’altezza di altri Paesi, dall’altro siamo più liberi di sperimentare, inventare e creare birre che, almeno in teoria, sono meno legate ad un rigido range di concetti formatisi nel corso dei secoli.
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Infatti i cereali e l’acqua non sono i soli ingredienti dei prodotti Birr’é che possono fregiarsi dell’attributo “KM0”. Sin dalle prime birre prodotte in antichità l’uomo ha utilizzato diverse specie vegetali (ultimo ma non ultimo il luppolo) per “equilibrare” il gusto dolce dei cereali e affinare l’aroma della bevanda di Cerere.
Perché quindi non sbizzarrirsi nell’aromatizzazione delle ricette, strizzando l’occhio a prodotti naturali e piacevoli organoletticamente?
“In ogni tipologia viene aggiunto un estratto floreale, dove i fiori provengono direttamente da una serra di coltivazione situata sempre all’interno dell’azienda, e che ci vede impegnati anche nel settore del florovivaismo.
I nostri prodotti sono quindi non solo considerati agricoli, ma anche KM0.
Questo per offrire la massima qualità e trasmettere la nostra passione attraverso la birra, rendendola unica nel suo genere.”
Marco quindi, alla ricerca sia di un legame con la sua terra sia di una caratterizzazione personale e non scontata, ha curiosamente pensato di aggiungere alle birre delle essenze profumate, ricavate da fiori delle serre di famiglia. Il risultato, oltre che essere intrigante e rispecchiare la filosofia agricola che permea la produzione birraria, è molto piacevole.
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Helios, birra di 5.6 ABV in stile Weizen, è dorata, morbida e dissetante. Già dal nome ci lancia con il pensiero ad un pomeriggio assolato d’estate. L’essenza di girasole aggiunta dona un carattere rustico e contadino, che non ne preclude la freschezza e la bevibilità.
Primus invece, è un’American Pale Ale di 6.2 ABV che gode del giusto equilibrio tra i malti “biscottosi” e un aroma floreale e agrumato più spiccato, dato dall’uso modernizzante di luppoli del Nuovo Mondo adiuvati dall’essenza di primula, aromatica e quasi balsamica.
Infine Circus, Belgian Strong Ale ambrata, fa della struttura e del grado alcolico (9 ABV) il proprio cavallo di battaglia e inoltre, grazie all’uso di miele millefiori e miele d’acacia, l’intensità e l’aromaticità spiccano con possenza.
Birr’è è una realtà giovane, curata e non banale. Teniamo le narici tese verso il loro bouquet di prodotti, specchio della loro essenza e veri e propri fiori all’occhiello.
Maggiori informazioni: www.agribirrificiobirre.it