Numero 13/2021
1 Aprile 2021
Attivi nel sociale a suon di birre – Intervista ai ragazzi del Birrificio Malnate
Oggi andiamo a conoscere meglio il Birrificio Sociale di Malnate in compagnia di Thomas, uno dei tanti soci di questo interessate progetto.
Ciao ragazzi e benvenuti sul Giornale della Birra. Ci parlate di Voi e di come e dove nasce il marchio del Birrificio Malnate?
Il Birrificio Sociale nasce da un’idea che risale al 2014. Da tempo coltivavo la passione per birra artigianale e come molti altri mi dilettavo insieme a Gianluca, anche lui socio del birrificio, nella produzione casalinga. In quel periodo sono venuto a conoscenza del progetto del Birrificio Vecchia Orsa e ho trovato la loro idea molto interessante.
Abbiamo così iniziato a sviluppare un progetto con un business plan dettagliato e nel 2017 è arrivata l’occasione di trasformare il progetto in realtà.
Nel nostro comune è stata organizzata una riunione delle realtà economiche del territorio al fine di sviluppare un progetto di impresa condiviso e in quell’occasione è stato presentato il progetto del birrificio sociale.
Abbiamo subito trovato persone entusiaste che hanno sposato la nostra idea e tramite la prenotazione della nostra prima cotta in conto terzi abbiamo raccolto i fondi per dare il via al tutto.
A Novembre 2017 è infine nata la nostra realtà tutta nel segno dell’autofinanziamento. Per questo motivo fin da subito ci siamo orientati a produrre conto terzi per contenere al massimo gli investimenti iniziali.
Un marchio attivo nel sociale dunque, ci racconti meglio questo progetto e com’ è strutturato il tutto?
Il progetto è nato con la finalità di favorire l’impiego di persone appartenenti alle categorie svantaggiate all’interno della struttura della nostra cooperativa.
In prima battuta abbiamo collaborato con la cooperativa sociale “La Finestra”, una realtà ben conosciuta nel nostro territorio, dando spazio per alcune ore a settimana ai loro ragazzi per provare un’esperienza di gestione dello spaccio.
A Marzo del 2020 abbiamo finalmente assunto Angela, la nostra prima collaboratrice a tutti gli effetti, e nonostante tutte le problematiche legate alla pandemia, grazie anche al suo contributo il nostro negozio sul territorio ha preso vita.
Angela gestisce il negozio dal martedì al venerdì, mentre noi altri soci della cooperativa ci occupiamo del sabato e di tutte le altre attività correlate alla vita del Birrificio che ricordo essere una beer firm, dalla produzione conto terzi al marketing e via dicendo.
Attualmente siamo otto soci a gestire la cooperativa più alcuni amici e simpatizzanti che sempre ci danno una mano.
Cosa significa per Voi, birrificio sociale. Che messaggio vuoi darci?
Per noi il Birrificio è una occasione di dimostrare che è possibile fare impresa in un modo diverso, tenendo sempre sui giusti binari l’aspetto di crescita economica della nostra cooperativa con l’attività sociale che è alla base del progetto.
E’ anche un motivo di orgoglio per noi soci del progetto vedere che i nostri sforzi trovano un grande apprezzamento nei prodotti che proponiamo, creando nel tempo un marchio territoriale che comincia a farsi conoscere.
Al momento in gamma avete tre referenze, quali sono?
Le nostre prime tre birre sono :
La Cotta 14, una Golden Ale molto profumata e dissetante, dove il luppolo Amarillo la fa da padrone sia in amaro che in aroma. E’ stata la birra che ha dato il via al tutto ed alla quale siamo molto affezionati.
La Beerlinghina, una ESB che prende il nome da una zona del nostro paese. E’ una classica birra in stile inglese che nel tempo ha trovato dei veri patiti del genere che la adorano. E’ la birra che utilizziamo anche per la produzione dei nostri buonissimi panettoni artigianali e da quest’anno anche per le colombe artigianali.
La Malbock (anche in questo caso il nome prende spunto da un quartiere di Malnate), una Doppelbock in puro stile tedesco, molto apprezzata. E’ una birra molto avvolgente e molti clienti sostengono venga venduta con la bottiglia bucata per quanto finisce in fretta!
Tutte le nostre birre vengono proposte in formato 33 e 75 cl.
Per l’estate è in arrivo la quarta ricetta una APA molto intrigante. In realtà questa è stata la prima ricetta che abbiamo proposto nel 2017 durante la serata di raccolta adesioni e che tanto è piaciuta.
Abbiamo avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per lanciarla e non è escluso che faremo una sorpresa ai nostri clienti anche sul formato.
Avete uno spaccio aziendale per la vendita dei Vostri prodotti, dove avete impiegata una persona che arriva appunto da Vostro percorso nel sociale. Cosa ci vuoi aggiungere?
Lo spaccio è attualmente il fulcro vitale della nostra attività e l’arrivo di Angela ci ha permesso di aumentare l’orario di apertura anche durante la settimana lavorativa. Inoltre Angela ha dato quel tocco femminile al negozio rendendolo un posto molto accogliente. Invitiamo tutti i vostri lettori a venirci a trovare.
Sogni nel cassetto??
I sogni nel cassetto sono tanti. Ad inizio 2020 stavamo ragionando sull’apertura di un locale nostro dove poter spillare le birre. L’arrivo del Covid19 ha chiuso la porta su questa idea e abbiamo cambiato un pò prospettive. Al momento stiamo valutando di acquistare un mezzo per streed food per poter far conoscere i nostri prodotti ad un pubblico più vasto. Il sogno più grande è quello di arrivare ad accantonare fondi sufficienti per poter aprire il nostro impianto di produzione ed aumentare così lo spazio per nuove assunzioni di personale appartenente alle categorie svantaggiate.
Infine quest’anno stiamo cercando di strutturarci per le spedizioni a domicilio così da poter portare il nostro prodotto in tutta Italia.
Si ringraziano Thomas e tutti i soci del Birrificio Sociale di Malnate per la disponibilità. Maggiori informazioni: www.birrificiosocialemalnate.com