Numero 42/2018
17 Ottobre 2018
Birrificio del Ducato lancia nuova linea, parla il birraio!
Birrificio del Ducato entra nel Canale Moderno con Parma Vecchia, una nuova linea di birre non filtrate e non pastorizzare. Lager, Amber e Ipa sono i tre stili di birre che compongono questa linea.
Parma Vecchia Lager è una birra chiara, facile da bere, a bassa gradazione (4,5% alc./vol), adatta anche a chi non è abituato ai gusti decisi delle birre artigianali.
Parma Vecchia Amber (5,4% alc./vol) è una birra ambrata dai tratti più classici perfetta per gli appassionati dei sapori maltati.
Parma Vecchia IPA (6,0% alc./vol) è una birra dorata dal gusto moderno, ideale per un pubblico amante dell’amaro e del carattere del luppolo.
Parma Vecchia, come spiega la stesso birrificio, sarà disponibile inizialmente nel mercato italiano all’interno degli ipermercati “La Grande I” del gruppo Finiper, a partire da fine settembre 2018. Il lancio di Parma Vecchia sarà supportato da una campagna pubblicitaria online.
La forte riconoscibilità del brand Birrificio del Ducato si fonde così con una nuova etichetta rappresentante la parte storica della città di Parma, Piazza Duomo.
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Birrificio del Ducato inizia la produzione di birra artigianale a marzo 2007 a Roncole Verdi di Busseto (PR). La sede storica è stata tramutata in sola Sour Brewery nel 2015, quando Birrificio del Ducato si trasferisce nella nuova sede di Soragna (PR), dove vengono realizzate le linee di birre principali, tra cui Parma Vecchia, attraverso un impianto interamente automatizzato, comprensivo di controlli PLC avanzati. Il birrificio conta attualmente una sala cottura a 5 tini da 60 hl e una capacità totale di cantina di 1200 hl.
Giovanni Campari, fondatore e birraio di Birrificio del Ducato, spiega al Giornale della Birra come è nata la decisione di lanciare questa nuova linea.
Cosa vi ha spinto ad entrare nel Canale Moderno?
“Da molto tempo ritenevamo necessario affacciarci al canale moderno, un canale in forte crescita ma che viene a mio avviso ancora approcciato male da molti birrifici. A dire il vero tentammo un approccio (sbagliato, lo ammetto) già con BIA nel 2008 e poi nel 2010. L’errore principale che fanno in tanti produttori sta nel vedere il canale moderno come una “seconda scelta”, ragione per cui molti birrifici in Italia spesso gli dedicano birre di qualità inferiore oppure cambiano semplicemente la etichetta di birre vendute nel canale tradizionale. Noi abbiamo lavorato sul progetto Parma Vecchia per quasi due anni, fatto diverse valutazioni e prove interne finché non ci siamo sentiti pronti e allora ci siamo proposti al mercato in maniera corretta e qui parlo di prodotto, packaging e posizionamento”.
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Come mai avete deciso di puntare sui tre stili Lager, Amber e Ipa e cosa caratterizza queste vostre tre birre?
“Tre stili estremamente accessibili, birre che ben esprimono quella che da sempre è stata la filosofia produttiva del Ducato: equilibrio ed eleganza. Lager ed Amber sono ricette che già avevamo testato per anni, birre molto equilibrate e pulite, semplici ma non banali, mentre IPA è una single hop con 100% Equanot davvero molto vivace, resinosa e tropicale”.
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Puntate in futuro ad essere presenti in altri supermercati, oltre a “La Grande I”?
“Certamente si, forse già entro la fine dell’anno saremo presenti in altri iper e supermercati”.
Quali sono secondo te i cibi che si abbinano perfettamente con le tre birre?
“Abbiamo pensato e realizzato le birre per abbinare i prodotti tipici di Parma: il Prosciutto di Parma, il Salame di Felino, il Parmigiano Reggiano sono degli abbinamenti direi perfetti. Abbiamo comunque indicato gli abbinamenti consigliati sul sito www.parmavecchia.it”
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Ad inizio anno Duvel ha incrementato la sua quota nel birrificio, ora al 70%. Come prosegue il legame con loro?
“Molto bene direi, l’ingresso di Duvel ha portato non solo maggiori risorse economiche necessarie per far fronte ai nuovi investimenti impiantistici (abbiamo inaugurato da poco la nuova linea di imbottigliamento) ma anche e soprattutto l’apporto di know-how e competenze specifiche su molti fronti. Oltre al capitale abbiamo ottenuto accesso a molte competenze e risorse cognitive che non avevamo: mi riferisco al marketing e alla rete distributiva su alcuni paesi, ma anche nel controllo qualità, nelle procedure interne e nel controllo di gestione”.
Ad oltre un anno e mezzo dalla prima intesa con Duvel ti ritieni quindi soddisfatto?
“Assolutamente soddisfatto, sto facendo una crescita personale che non avrei potuto fare altrimenti e sono contento di aver riscontrato che la filosofia del gruppo Duvel Moortgat è la stessa che abbiamo sempre avuto noi al Ducato. Non è stato un caso se ci siamo incontrati”.
Maggiori informazioni: www.birrificiodelducato.it