9 Novembre 2015
Birrificio Lupus in Luna: il luppolo della Lunigiana
Tag: birra, birrificio, intervista, luna, lupus
La redazione di giornaledellabirra.it ha visitato per tutti i suoi lettori il birrificio Lupus in Luna di Dogana di Ortonovo (SP). Gianluca Bedini insieme alla moglie Silvia ci ha accolto nel suo micro laboratorio, dove spicca il piccolo impianto da 100 litri, per raccontarci le sue birre e la sua esperienza.
Il birrificio è aperto dall’Ottobre 2013, ma già precedentemente Gianluca aveva provato a produrre birra in casa. “Ho prodotto la prima birra in casa per semplice curiosità verso i famosi kit che spopolano in molti negozi. Ero particolarmente scettico, pensavo fosse un po’ come fare il purè con i preparati liofilizzati che vendono nelle buste, invece al primo assaggio sono rimasto colpito dalla varietà di aromi e sapori che la birra sprigionava. Da qui è iniziato il mio percorso di crescita: sono passato dal kit all’all grain passando per l’e+g fino ad arrivare al sogno di aprire un birrificio.” Continua a raccontarci che le birre del Piccolo Birrificio Clandestino di Livorno lo hanno fatto innamorare di questa bevanda, anche se anni fa in un viaggio in Belgio fu letteralmente sorpreso dall’eleganza di una Chimay.
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“Ho iniziato la produzione con una birra aromatizzata al miele di castagno che produciamo nell’azienda di famiglia. Siamo una famiglia di apicoltori, quindi ho voluto creare una birra che coniugasse il passato da apicoltore e il sogno del birrificio. Inoltre mi piace caratterizzare le mie birre con prodotti della nostra terra, per legarle indissolubilmente con il territorio.”
Il legame con il territorio si intuisce già dal nome del birrificio infatti, sia la statua stele stilizzata del simbolo del birrificio, che la parola Luna del nome, riportano alla terra di Lunigiana. Invece la parola Lupus non simboleggia il lupo, ma secondo uno dei tanti significati latini, significa luppolo, come riportato da Plinio in uno dei suoi scritti in cui paragonava il luppolo ad appunto un lupo, dopo aver notato come esso si arrampicava sui salici, facendoli seccare in breve tempo. “Insieme a mia moglie abbiamo disegnato tutte le etichette e il simbolo del birrificio. Le etichette diciamo che sono in costante aggiornamento: aggiungiamo sempre qualche particolare per abbellirle e per renderle più accattivanti anche a seconda del giudizio di amici e consumatori.”
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Nonostante le dimensioni ridotte il birrificio presenta nove tipologie di birre diverse, di cui tre aromatizzate alla frutta ed una, come già detto al miele. “La frutta che utilizzo per le mie birre la raccolgo nei terreni di famiglia, così sono certo dell’altissima qualità dei prodotti che utilizzo, e caratterizzo le birre con un ingrediente del nostro territorio. Mi piace che l’aromatizzante utilizzato dia un impatto forte e deciso alla birra, che è volutamente sbilanciata verso i sapori della frutta.” Tra le birre alla frutta segnaliamo una weizen aromatizzata al mandarino cinese, una con le ciliegie da aperitivo e una aromatizzata con bacche di mirto chiamata Myrt Subite.
“Siccome mi piace sperimentare avevo provato anche a brassare una birra con luppolo selvatico che ho raccolto nei dintorni del birrificio, purtroppo è stato quasi impossibile controllare l’impatto e le caratteristiche che questi coni donavano alla birra così momentaneamente ho abbandonato questo progetto. Al momento sto provando ad affinare in una botte che conteneva vino delle Cinque Terre della birra, e per il prossimo Natale ho in produzione una imperial stout.”
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“Purtroppo in questo momento l’impianto è piccolo e non ci consente di soddisfare a pieno le richieste dei consumatori, ma l’intenzione è quella di ampliare l’impianto e se riusciamo a trovare un corriere affidabile vorremmo iniziare a spedire le nostre birre in tutta Italia.”
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