Numero 48/2019
26 Novembre 2019
Birrificio Torre Regina: produrre e raccontare la birra, attraverso il territorio dei Monti Dauni
È il 2017 l’anno che vede issarsi le insegne di Torre Regina, il cui impianto di produzione anima la piazza di Casalnuovo Monterotaro, piccolo comune di circa 1500 abitanti abbarbicato ai piedi dei Monti Dauni, in provincia di Foggia.
Il piccolo birrificio artigianale rispecchia a pieno le peculiarità della comunità locale: valorizzare il territorio, comunicare la storia e la tradizione, ricercare l’eccellenza del lavoro attraverso la passione e la fatica, identificarsi, anche a costo di importante fatica, per indipendenza ed originalità.Il birrificio firma una gamma di etichette il cui novero lascia trasparire un’ispirazione variegata, nella quale s’intrecciano influenze, ad esempio, britanniche, mitteleuropee e statunitensi.
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L’anima del Birrificio Sabino emerge in modo evidente quando si viene accolti in laboratorio dai suo fondatori, Achille De Paola e Giuseppe Salinno, due amici, diventati imprenditori, grazie ad una passione maturata e coltivata insieme per la birra artigianale. Aver superato le mille difficoltà di fare azienda, in un territorio dalle mille potenzialità, ma non sempre facile come culla per le nuove imprese, è stato un sogno possibile grazie a tanta determinazione, voglia di mettersi in gioco e un po’ di sana e goliardica follia!
Scopriamo meglio il birrificio, attraverso le parole di Achille.
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Come è nato il vostro progetto di impresa e quali le tappe fondamentali della vostra passione – professione?
Come molti progetti imprenditoriali, anche il nostro è nato per passione ed anche un po’ per destino. In particolare, fondamentale è stato l’incontro casuale con Giuseppe, ad una fiera locale. Da questa amicizia abbiamo sviluppato le nostre attitudini: Giuseppe, amministratore e contabile, si dedica alla gestione economica e burocratica, viceversa io mi occupo della produzione anche grazie alla mia formazione in Scienze agrarie ed alimentari ed alla mia passione da homebrewer. Abbiamo deciso di valorizzare il nostro paese, purché piccolo, dove abbiamo localizzato la produzione. Il periodo precedente all’apertura è stato davvero impegnativo, soprattutto a causa di una mole burocratica enorme. Comunque, il 20 luglio 2017 è stata la nostra “prima cotta”.
Nell’arco di oltre due anni di attività, il vostro birrificio è cresciuto molto: quali sono oggi le peculiarità dell’impianto produttivo?
Il tratto distintivo della nostra produzione rimarra sempre l’artigianilita in ogni singolo passaggio fare la nostra birra come se la facessimo in casa ma piu grande.
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Come ci puoi descrivere in tre aggettivi il “Marchio di fabbrica” delle vostre produzioni?
Qualità – Moderno – Territoriale
Quali sono gli elementi su cui si basa la qualità e l’unicità delle vostre birre?
Sulla qualità è la scelta delle migliori materie prime che va dal malto al grano (senatore cappelli di alcuni piccoli produttori di zona)all’acqua purissima di sorgente del monte sambuco situato a pochi chilometri da qui.. l’unicita è la scelta che va dagli stili di birra che proponiamo alla scelta di una grafica per l’etichetta.. abbiamo dato un volto alle regine grazie all’aiuto di una giovane artista del luogo.
Nel logo viene rappresentata la torre della regina e un bicchiere di birra colmo, il tutto racchiuso in un cerchio che esprime il concetto di moto continuo dal prodotto iniziale (vedi chicchi di malto) a quello finale (pinta o bicchiere di birra pieno).
Le nostre birre prendono i nomi di regine famose e i nomi sono correlati agli stili prodotti.
Le prime birre (regine) prodotte sono isabella (lager- stile tedesco) e elisabeth (ipa – stile inglese), e prima della fine dell’anno 2017 arriva anche victoria (bitter strong – stile inglese). L’ultima nata e’grace (weiss – stile tedesco) e non finisce qui…
Progetti per il futuro?
Le ns prospettive in futuro c’è l’idea di creare un iter a km 0 con la collaborazione delle aziende agricole del territorio sfruttando i prodotti del territorio.Coltivando sia il luppolo che il malto utilizzabili nella ns produzione, creando cosi un indotto per tutto il territorio della provincia di foggia, che parte dai coltivatori del posto e termina nella produzione delle nostre birre, nello stesso modo creare occupazione lavorativa.
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Infine, come immagini il futuro delle birre craft italiane e quali sono le tue ambizioni per l’avvenire?
Beh a questa domanda mi viene da dire che il mondo delle birre craft italiane cambia in continuazione, molti marchi sono passati sotto il controllo delle multinazionali ed è sempre più complicato capire se la birra che stiamo acquistando è realizzata da un birrificio realmente artigianale oppure da un brand dell’industria. Penso che il concetto di artigianalità non debba cambiare ma evolversi attraverso processi e strumenti altamente automatizzati in grado di soddisfare le esigenze del mercato e del consumatore finale.
Per finire con tutte le trasformazioni che subirà, la birra manterrà sempre la sua anima socializzante e coinvolgente, che possiede da quando esiste la civiltà umana. È un aspetto che non è cambiato nei millenni, figuriamoci se può cambiare nei prossimi decenni.
Maggiori informazioni sul Birrificio Torre Regina al seguente link Facebook.