Numero 24/2021
16 Giugno 2021
Dal cuore dell’Abruzzo: Birrificio Fermento Marso
Eccoci qui con un nuovo articolo. Questa volta vi porto nella Marsica, nell’entroterra abruzzese, dove da pochi anni ha sede il Birrificio Fermento Marso.
Abbiamo contattato Stefano, fondatore e birraio che ci racconterà la sua storia oltre a quella del suo giovane marchio.
Ciao Stefano e benvenuto sul Giornale della birra. Ci parlo di te e di come ti sei avvicinato al mondo della birra?
Ciao Christian, grazie mille per lo spazio che hai scelto di dedicarci, è un piacere essere sul Giornale della Birra.
La mia storia da birraio nasce, come in buona parte dei casi tra i fumi delle pentole in cucina,
mi sono approcciato ai fermentati per la prima volta sul finire del liceo per poi scoprire la birrificazione vera e propria per merito di un amico che mi ha insegnato, il tutto ormai 10 anni fa.
Da qui la voglia di credere in questo progetto, Birrificio Fermento Marso. Quando nasce e com’è strutturato.
L’idea di creare un mio birrificio, Fermento Marso appunto, nasce intorno al 2013, ero in crisi con i miei studi universitari perchè non sentivo reale appagamento.
Allo stesso tempo la passione per la birra era già cresciuta enormemente e avendo avuto a possibilità di frequentare Birra del Borgo e conoscere Leonardo
iniziava a prendere forma l’idea di “seguire il suo esempio” e dedicarmi alla birra a tempo pieno.
Solo dopo aver conseguito però il diploma da Birraio presso l’istituto DIEFFE di Padova, nel 2015, il birrificio diventa un progetto realizzabile,
ho scelto di investire tempo nella formazione perchè non ritengo ci sia spazio per l’improvvisazione in questo mondo.
L’impianto ci è stato consegnato sul finire del 2016 e tra rilascio della licenza e lavori di ammodernamento siamo stati nelle condizioni di brassare la prima birra a Settembre 2017. Contestualmente abbiamo aperto al pubblico il nostro spaccio aziendale che è stato presto riconvertito anche a Tap-room, pur non avendo somministrazione di alimenti.
Parlo al plurale perchè Fermento Marso è animato non solo dal mio lavoro ma anche da quello di Lorenzo, mio assistantbrewer e amico.
La tua esperienza in Inghilterra ti ha portato a sviluppare diverse birre in stili anglosassoni. Quali birre producete attualmente?
Le birre anglosassoni sono sempre state la mia vocazione, non solo in termini organolettici e gustativi ma soprattutto come filosofia.
Un modo di produrre e consumare birra molto diverso da quello a cui siamo abituati e che sento molto mio.
A oggi produciamo, cercando di essere il più fedeli possibile alla tradizione, Ordinary Bitter, Robust Porter, English IPA, WeeHeavy e WinterWarmer.
Completano la lista una birra di frumento fatta con Grano Solina, Tripel, American IPA e Kweik Session IPA.
Una birra con Malto 100 % italiano e altri prodotti del tuo territorio dunque , penso in futuro di fare una birra tutta made in Italy o impiegare altri ingredienti delle tue zone in qualche ricetta?
E ‘ di quest’anno la scelta di implementare tutte le ricette del birrificio con malto Made in italy.
Lo scorso anno abbiamo avuto modo di conoscere una promettente realtà che si è da poco affacciata sul panorama della maltazione italiana e abbiamo subito creduto nelle sue potenzialità e qualità.
Fino a questo momento abbiamo lavorato con diversi prodotti km0, primo fra tutti il Grano Solina, antica varietà di grano tenero di montagna abruzzese, ma anche diversi tipi di miele locale e canapa.
Sarei davvero felice di realizzare una birra 100% italiana, ancor di più 100% abruzzese ma questi sono passi che vanno fatti uno per volta, la direzione è questa, basta seguirla.
Il 2020 ma anche questa prima parte di anno non sono stati certo dei migliori. Come state superando questo periodo di chiusure e restrizioni?
Certamente il 2020 non è stato l’anno che mi aspettavo, nonostante il piccolo incremento nella produzione la resa della stessa ha subito l’effetto della totale assenza di somministrazione nel periodo estivo.
Stesso discorso lo possiamo fare per l’anno in corso. Stiamo continuando a lavorare, cercando di anticipare il lavoro che potrebbe rivelarsi necessario se l’estate dovesse essere positiva, così da avere una migliore gestione dei tempi.
E’ dura ma noi siamo birrai, non molliamo mai.
Progetti futuri o sogni nel cassetto?
Ebbene si, ci permettiamo di avere qualche piccolo progetto per quest’anno.
Uscirà una nuova birra in autunno, non voglio spoilerare ma posso dire che sarà un connubio tra la mia passione per le birre anglosassoni e la materia prima che tutto il mondo ci invidia….
Sogni nel cassetto? Aprire un locale brandizzato nel mio paese ma c’è tempo ancora.
Un ultima domanda. Scegli una birra e un locale/ birrificio che più ti stanno a cuore.
Domanda difficile, devo molto del mio percorso a Leonardo di Vincenzo, per me è stato un modello con la sua BdB agli inizi degli anni ’10.
Oggi però guardo a Opperbacco e Anbra come i birrifici che più ho a cuore, tanto per la loro qualità quanto per il rapporto di stima e amicizia che ho con i rispettivi staff.
Maggiori informazioni: www.fermentomarso.it