23 Novembre 2015
Dalla Campania il Birrificio dell’Aspide
All’ombra del castello medievale di Roccadaspide, nella valle del Calore in provincia di Salerno, si trova il Birrificio dell’Aspide aperto nel 2011 da Vincenzo Serra. Giornale della Birra per i propri lettori è andato a trovare il mastro birraio per conoscere meglio il suo lavoro.
La passione per la birra artigianale nacque nel 2002 “quando partecipai al Salone Del Gusto come espositore ,selezionavo formaggi, poco lontano dal mio stand c’era lo stand della Real Ale Society , che aveva una vasta selezione di birre britanniche, la cosa mi incuriosì e assaggiai una RedMacGregor della Orkney, ricordo che il primo sorso mi lasciò spiazzato, non ero abituato a quei sapori così intensi e così diversi dalle birre bevute fino ad allora, però allo stesso tempo mi affascinava, capii che c’era un universo da esplorare, e da quell’esperienza è partito il mio viaggio nel mondo della birra artigianale. Curiosità: da allora non ho mai più assaggiato la RedMacGregor… ho paura di una delusione.”
Da quel momento “ho iniziato a fare birra in casa una volta al mese con la solita pentola da 23 lt e la serpentina in rame, poi i 23 lt al mese non bastavano più, tra amici, barbecue e festività varie si rimaneva spesso senza, e questo mi obbligava a sacrificare più di un fine settimana al mese. Allora nel 2004 decisi di rivolgermi ad un ditta che costruiva impianti in acciaio inox per farmene costruire uno da 100 litri, fortunatamente il proprietario mi disse che il costo di un impianto da 100 o 300 litri variava di poco e così optai per il secondo. Negli anni per rendere sempre più comodo il mio hobby acquistavo quello di cui avevo bisogno: imbottigliatrice, mulino e tutti gli altri strumenti che erano necessari. Insomma una o due volte all’anno mi facevo un regalo e compravo un altro pezzo al mio “giocattolo”. Così mi ritrovai a fine 2010 ad avere un impianto completo, mancava solo la licenza che mi è stata data nel luglio del 2011.”
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Prima di aprire il birrificio Vincenzo ha seguito un corso di formazione in un birrificio artigianale di Cracovia. Se vi state chiedendo il perché di uno stage in un birrificio polacco “il motivo è semplicissimo: mia moglie è di Cracovia e ogni anno ritorniamo per passare le vacanze con i miei suoceri, quindi ho unito l’utile al dilettevole.” La moglie di Enzo ha un ruolo importantissimo all’interno del birrificio infatti come ci ha raccontato “è fondamentale e ricopre più settori: controllo qualità, gestione clienti e logistica, psicologa nei momenti difficili, musa ispiratrice.”
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Una delle particolarità dell’impianto è la sala cottura a fuoco vivo che come ci spiega il mastro birraio “in principio è stata una scelta dettata dall’esigenza: ero un homebrewer e per me la caldaia del vapore sarebbe stato un “giocattolo” troppo costoso, inoltre ho anche provato a rifare le mie birre su di un impianto “moderno” ma il risultato non mi ha convinto al 100%. Pensa che il nuovo impianto da 7 ettolitri, in arrivo per la fine di ottobre, è lo stesso a fiamma diretta… in fondo sono un romantico!”
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Il birrificio produce cinque diverse birre: una goldenale e una scothale entrambe premiate nella guida alle birre SolwFood 2015, una India pale ale, una American pale ale e una Belgianblondale.
“Le mie birre sono come le mie figlie, sono creature che nascono da me, possono piacere o non piacere, essere perfette o meno, belle o meno belle, ma portano dentro di loro il mio DNA, il mio modo di vedere il mondo della birra e soprattutto le esperienze, il sapere e le conoscenze acquisite nel tempo e nei viaggi fatti per conoscerlo. Faccio le birre che mi piacciono e che mi piace bere, se poi si accompagnano bene ad un piatto tanto di guadagnato, ma il mio lavoro consiste nel fare una buona birra, gli abbinamenti gastronomici devono farli i ristoratori non i birrai.”
Maggiori informazioni sul Birrificio dell’Aspide sul sito www.birrificiodellaspide.it