Numero 21/2016

23 Maggio 2016

La Birra LuLu: la beerfirm degli chef Luigi Sforzellini e Luca Sforzellini

La Birra LuLu: la beerfirm degli chef Luigi Sforzellini e Luca Sforzellini

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Il panorama delle birre artigianali italiani si arricchisce di nuove creazioni, che portano la firma di due noti chef trentini: Luigi e Luca Sforzellini. I due fratelli non sono nuovi ad iniziative di questo tipo, infatti, già nel 2012 avevano creato una propria selezione di vini, la LS Sforzellini Selection che ha riscosso molto successo. Particolarmente interessante per i cultori della birra artigianale il fatto che siano proprio degli chef ad ispirare la filosofia sensoriale delle birre: l’intenzione è di reinterpretare e riscrivere la tradizione, adattando le bevande ai più svariati abbinamenti culinari.

Giornale della Birra ha intervistato i due chef per comprendere meglio la loro esperienza ed il particolare punto di vista, sicuramente non tipico del settore delle craft-beer italiane.

 

Luigi e Luca, come è nata l’idea di creare una vostra beerfirm? Quale mastro birraio ha collaborato alla produzione?

La Birra LuLu è nata innanzitutto sulla base di una nostra grande passione che ci lega al mondo della birra artigianale. Come chef, infatti, siamo intervenuti in più occasioni nella ideazione e presentazione di eventi culinari dove la birra artigianale è stata l’attore principale intorno a cui ruotavano i vari elementi compositivi delle nostre creazioni culinarie per ottenere una sinergia portante in armonia con i vari ingredienti. Quindi si è fatta sempre più forte l’esigenza di riuscire a mettere in atto una nostra selezione di birre artigianali che portasse in sé le nostre esigenze di sapore e gusto. Birre artigianali dedicate in particolare alle peculiarità della ristorazione, ma perfette ed ottime per il buon bere conviviale.

Determinante per trasformare la nostra idea in una produzione a marchio La Birra LuLu Sforzellini Selection è stata la nostra grande amicizia con Domenico Francescon, Mastro Birraio con 25 anni di esperienza nel settore internazione della birra artigianale. La sua professionalità ha reso possibile la realizzazione di questo nuovo concetto di birra sviluppato a tre menti.

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Birra LuLu1.

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Quale filosofia volete dare alle vostre creazioni in termini di scelta delle materie prime e stile? 

La definizione delle ricette delle nostre birre è stata molto complessa. Si è trattato di più di un anno di lavoro con molte interazioni mentali e tecniche che hanno preso corpo nel convulso e misurato scambio di opinioni, pareri tecnici ed esperienze di produzione ed ampie conoscenze di accostamenti gastronomici.

Per quanto riguarda le materie prime, ovviamente abbiamo lasciato la scelta e la selezione al Mastro Birraio Domenico Francescon, conoscendo perfettamente e condividendo appieno la sua storica ed affinata filosofia produttiva, limitandoci a suggerire innovativi ed inusuali prodotti come punto di partenza. Possiamo dire che i malti provengono prevalentemente dalla Germania, ma anche dal Belgio e Inghilterra; mentre alcuni luppoli vengono da Australia, Nuova Zelanda e dall’America. Si tratta di prodotti di estrema qualità, essenziale dote per divenire ingredienti base delle nostre produzioni. La filosofia che contraddistingue le nostre birre artigianali è basata su una carta dei valori che abbiamo creato assieme a Domenico Francescon come linea guida della nostra selezione: rispetto della classica lavorazione artigianale di tale prodotto, arricchita da una mescolanza di esperienza di lavorazione e dettami di un nuovo concetto di birra con ricerca avanzata di gusto basato sulla nostra personale esperienza di chef nella ristorazione internazionale.

 

Come è composta la gamma delle vostre produzioni? Quali elementi avete preso in considerazione nella progettazione delle birre?

La nostra linea di selezione è composta da una ampia offerta: si compone di birre definite Classiche e birre Speciali, tra cui alcune stagionali. Il concetto portante della nostra selezione di birre artigianali è dedicato ai metalli, tra cui anche quelli preziosi. Abbiamo, infatti, dedicato il nome di ogni birra ad un elemento chimico, utilizzando il numero atomico identificativo e specifico di ogni metallo.

Elementi importanti nella progettazione delle nostre birre sono stati la determinazione di creare bevande idonee per essere abbinate al cibo, ma nel contempo perfette per essere consumate anche in altre occasioni, quindi facili da bere in tutti i momenti della giornata. La ricerca degli abbinamenti non si è fermata al riguardo della cucina italiana, ma assieme a Domenico Francescon abbiamo voluto creare una duttilità articolata nei sentori delle nostre birre, per renderle pronte ed idonee ad incontrare cibi attuali, tra cui la cucina vegetariana, vegana e speziata. Da tali supposizioni è nata anche  la nostra birra di Natale 2016, formulata per plasmare in connubio sia pietanze salate che dolci, in una linearità dettata sulla nostra scelta di un ingrediente primario tipicamente invernale.

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Birra LuLu2

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Come immaginate il consumatore “tipo” delle vostre birre? Puntate ad un mercato locale, italiano o globale?

Crediamo che il consumatore “tipo” delle nostre birre siano i giovani e più in generale gli estimatori appassionati di birra artigianale attenti alla qualità, ricchi di curiosità verso i prodotti artigianali e che strizzano l’occhio all’originalità e all’innovazione. Ma per esperienza di Domenico Francescon, non escludiamo nessuna tipologia di consumatore, fermo restando che il settore della birra artigianale sta arricchendosi sempre più di un pubblico diversificato ed ampio. Ovviamente un nostro canale preferenziale di distribuzione è legato alla ristorazione. Il nostro mercato di riferimento è globale, ma con un particolare interesse di indirizzo al territorio italiano.

 

Infine, basandovi sulla vostra esperienza di chef, quali consigli dareste ai mastri birrai italiani per far sì che la birra artigianale diventi sempre più bevanda capace di abbinarsi ai piatti della tradizione?

Non vogliamo dare consigli ai Mastri birrai italiani, che stanno egregiamente portando avanti un lavoro di grande evoluzione per le birre artigianali del nostro Paese. Ma possiamo formulare delle valutazioni su cui riflettere assieme per rendere la birra artigianale sempre più una bevanda adatta ad abbinarsi alle pietanze. Suggeriamo di ampliare e diversificare le proposte di birra artigianale motivandone nuove creazioni plasmate in una direzione di affinamento inteso come prodotto attinente alla ricerca di ideali intensità misurate con armonie bilanciate a contrasti di equilibrio portanti. È risaputo che per trovare il perfetto abbinamento ci vuole pazienza e attenzione per identificare l’anello che crea la congiunzione tra birra e cibo, ossia l’elemento che noi definiamo “ponte”. Nella birra artigianale, infatti, non esiste una regola codificata, ma esistono sicuramente alcuni consolidati abbinamenti, che lascia spazio ancora a molteplici ed interessanti nuovi incontri e connubi.

Noi con la selezione della La Birra LuLu Sforzellini Selection abbiamo fatto la nostra parte e ci divertiamo a presentarla come un nuovo concetto di birra artigianale…..da non dimenticare!

 

Maggiori informazioni su La Birra LuLu e sulle possibilità di acquisto all’indirizzo mail: labirralulu@gmail.com

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!