Numero 40/2017
2 Ottobre 2017
Quattro chiacchiere con Antonio Golia, il blogger di homebrewingcondor
Continua la nostra rassegna di interviste agli influencer nel regno dei domozimurghi italiani. Oggi incontriamo incontrato Antonio Golia, homebrewer dal 2014, diventato poi anche di homebrewingcondor.blogspot.it. Questa seconda passione nasce dopo un’anno esatto dall’avvio del laboratorio domestico, con l’intento di fornire utili informazioni per i lettori e condividere esperienze e ricette.
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Antonio, come nasce questa tua passione verso la birrificazione casalinga ?
Come tanti altri homebrewers ho iniziato per pura curiosità, partendo dai classici malti luppolati. Ricordo le prime produzioni con incontri da setta clandestina, dove la mia casa aveva il fascino di una distillerie d’alcool nel pieno del Proibizionismo americano.
Principalmente che stili brassi ?
IPA e APA non mancano quasi mai nel mio frigo ma vista la grandezza e il fascino di questo mondo non riesco a dare limiti agli stili prodotti, faccio di tutto.
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Lo stile più particolare che hai prodotto ?
Per particolarità devo scegliere sicuramente il Sahti, un vecchio stile di birra finlandese, ma per importanza sono costretto a dire il Lambic.
Il blog è molto seguito e lo aggiorni di continuo, come giusto che sia…hai in mente novità per il futuro?
Il blog è una finestra aperta sulle mie avventure casalingo-brassicole, senza pretendere di insegnare nulla a nessuno, cerco di essere sempre al passo con ciò che faccio perché l’entusiasmo è quello di un bambino e le idee sono ancora troppe da realizzare. Le novità a breve termine sono l’utilizzo di botti, per la produzione di Lambic, e un vecchio stile di birra affumicata della Norvegia, chiamato Stjørdalsøl.
Parlaci della tua attrezzatura e del metodo che utilizzi per brassare…
Premesso che rispetto l’idea di tutti, anche reputare il BIAB un metodo inferiori rispetto al classico all-grain. Ho usato e visto attrezzature più complesse del BIAB per produrre birra, ma in realtà ho sempre preferito un ritorno ad esso nonostante avessi a disposizione l’attrezzatura classica per l’all-grain. Personalmente non ho riscontrato mai chiare prove evidenti che il BIAB sia realmente un metodo inferiore, anzi con una procedura più semplificata risulta per me l’ideale. Inoltre risparmio anche sull’acquisto delle sacche, visto che le produco direttamente a casa. Chiudo dicendo che il mio concetto base di produzione non si ferma al solo metodo ma al prodotto finito, senza rinunciare mai alla qualità del prodotto.
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Cosa consigli a chi vorrebbe iniziare a fare birra in casa ?
Prima di acquistare o fare qualsiasi cosa, credo che sia utile conoscere come si produce una birra. Come primo passo, ritengo importante reperire informazioni utili dai libri sull’homebrewing, senza escludere che anche online si possono trovare delle facili soluzioni alternative. Iniziare dunque per gradi, senza alzare troppo l’asticella, passo dopo passo verso un cammino bellissimo.
Invece, cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere la strada del blogger?
Il mio consiglio è quello di non avere grandi ambizioni, altrimenti si finisce presto di scrivere. Ma soprattutto pensate prima a fare la birra e solo dopo a raccontare.
Maggiori informazioni al link homebrewingcondor.blogspot.it