Numero 14/2022
4 Aprile 2022
Wyatt Brewing Co: Una novità nella scena craft Varesina dalle radici punk
In provincia di Varese nasce questa Beerfirm dal nome abbastanza particolare, Wyatt Brewing Co. con chiari riferimenti al mondo surf e snowboard…ma chiediamo a Paul e Maurizio di cosa si tratta.
Raccontatemi un po chi siete e come è nato Wyatt Brewing Co e da cosa deriva questo nome?
Paul: Wyatt Brewing era un gruppo di 13enni cresciuti che si facevano km in bici di nascosto dai genitori per andare a bere birra in uno dei primi pub aperti a Gallarate (Warpipe) nel lontano 1995. A 18 anni poi, mio padre John Wyatt, mi portò al Johnnie Fox di Casorate Sempione e mi comprò una fantastica Guinness così da poterla bere senza dovergliela rubare di nascosto dal frigo di casa. E sempre per il mio compleanno ricevetti in regalo il mio primo kit da homebrewer che consisteva in un secchio di plastica e una tolla di estratto di malto. Nel 2020, durante la pandemia, io Maurizio e Cristian, ci siamo ritrovati chiusi in casa con un sacco di incertezze per il futuro, ci siamo “dati all’alcol” e abbiamo cominciato a distribuire la birra che facevamo in casa su un impianto all grain da 30l.
Maurizio: WBC nasce in piena pandemia….ci trovavamo fermi dal punto di vista professionale in quanto ci occupiamo di altro. Essendo appassionati di birre e avendo passato del tempo a casa a far birrette su un impianto casalingo da homebrewer, un’idea nata per gioco e senza troppe pretese nel giro di pochissimo si è trasformata in qualcosa di più grande.
Avete un passato da homebrewers?:
Paul: Sì ho fatto birra in casa da sempre, mio zio Francis Wyatt birraio e coltivatore di tabacco è l’ispirazione dietro alla ricetta della nostra IPA, la sua fu infatti la prima che bevvi in assoluto
da ragazzino in una visita nel paese natale della mia famiglia, Marple UK.
Maurizio: Io ho frequentato dei corsi di degustazione. Cerchiamo di unire le nostre conoscenze in veste di homebrewer e degustatore per creare le nostre birre.
Ecco, ci teniamo a precisare che tutte le nostre birre nascono da nostri batch di prova fatti sull’impianto casalingo di Paul. Le ricette sono tutte nostre. Paul ha fatto un gran lavoro in tal
senso ed io ho cercato di apportare un po ‘ di conoscenze acquisite grazie dai corsi di degustazione.
Qual’è la vostra filosofia brassicola?
Paul: La birra è un prodotto sociale che deve essere accessibile a tutti.
Quali sono le birre che avete attualmente in produzione? Avete degli stili preferiti?
Paul: Attualmente in produzione abbiamo: Kölsch, IPA Old Skull, Tropical Session IPA Gluten Free, Hoptopus Cocktail IPA. A me piacciono tutti gli stili
M: Siamo appassionati di birre di diversi stili, ma abbiamo una predilezione per birre di facile beva e tendenzialmente non troppo alcoliche…prediligiamo bere in quantità.
Stili preferiti?
Saison – IPA – Bitter – Berliner weisse
A chi vi appoggiate per le vostre produzioni?
Ci appoggiamo a The Wall di Venegono.
Nel vostro sito internet si nota un surfista…come mai questa scelta? Che legame avete con il surf?
Paul: Ho surfato, sk8ato e snowbordato, ho smesso con la tavola per tornare agli sci da quando li ho messi ai piedi dei miei bambini. Ho suonato in una band punk hc per anni girando per i locali di mezza Europa vendendo oltre alle t-shirt del gruppo in cui suonavo la birra che producevo a casa.
M: nelle nostre grafiche e in parte del nostro merchandising fanno capolino le nostre passioni. Abbiamo un passato condiviso di skater, ogni tanto surfo ancora lavoro e famiglia permettendo. In più siamo molto legati alla scena punk-hc e anche da questo punto di vista le nostre etichette racchiudono elementi propri di quelle scene.