Numero 12/2022
21 Marzo 2022
Uno sguardo sulle famose birre affumicate di Schenkerla e Spezial e sulla bellissima Bamberga
Quando si parla di birre affumicate non si può non parlare di Bamberga, graziosa cittadina della Franconia nel nord della Baviera, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ma il centro storico, perfettamente conservato e bellissimo da vedere, non è l’unica attrazione turistica della città. Si può visitare l’imponente Duomo, girare tra i canali della “piccola Venezia” e ammirare il Municipio sul fiume collegato alla città da due ponti. Anche semplicemente passeggiare tra le vie del paese con i suoi edifici antichi e decorati con le guglie può essere molto piacevole.
Ma veniamo ora alla specialità del paese: la “Rauchbier”, la birra affumicata. Molti la descrivono come una spremuta di speck, tanto è caratteristico il suo sapore e la sua pronunciata affumicatura. La leggenda vuole che un giorno il birrificio prese fuoco e il fumo dell’incendio affumicò la birra che era già stata prodotta. Il birraio, per non rimetterci, si vide costretto a venderla e con grande sorpresa vide che era piaciuta. La realtà però racconta tutta un’altra storia. E’ sin dai tempi dei Babilonesi che il malto verde utilizzato nella birra veniva essiccato, una tecnica poi raffinata dalle tribù germaniche. Per fare ciò, si poteva lasciare il malto ad asciugare al sole oppure utilizzare l’aria calda dei forni. La seconda opzione, anche per ragioni climatiche, era senz’altro la più scelta, e permetteva al fumo prodotto di essere assorbito dal malto, donando alla birra il tipico sapore affumicato. Un metodo alternativo prevedeva l’uso di rocce riscaldate per far essiccare il malto.
Con la Rivoluzione Industriale e l’avvento delle macchine per la produzione, i forni a legna vennero sostituiti da macchinari (“kiln”) che permettevano l’essiccazione tramite aria calda prodotta dalla combustione di carboni fossili e combustibili liquidi, perdendo dunque il tipico sapore affumicato dei forni a legna.
Schenkerla, il birrificio più famoso della zona, produce la sua Rauchbier con il metodo originale che veniva utilizzato in passato: solo forno a legna alimentato da ceppi di faggio che donano un sapore unico alla birra. Il nome deriva da “Schlenkern” che significa “zoppicare”, “non camminare dritti”, il suffisso -la è tipico del dialetto della Franconia. Si dice che tanto tempo fa un birraio si fece male ad una gamba per via di un barile di birra cadutogli addosso e da allora cominciò a zoppicare, diventando noto in paese come Schenkerla. Il nome successivamente passò al birrificio e alla birra stessa.
Qui la birra viene preparata secondo l’Editto di Purezza del 1516 (il “Reinheitsgebot”) solo con acqua, malto d’orzo e luppolo. La preparazione del malto è davvero particolare: viene messo su una fitta rete metallica, l’essiccatoio, e il fumo proveniente da sotto lo trasforma nel famoso malto affumicato. Per il fuoco vengono utilizzati solo ceppi di faggio di prima qualità invecchiati per almeno tre anni e provenienti dalla Giura Franco-sveva.
Il risultato di questo lavoro è la famosa Marzen Aecht Schlenkerla Rauchbier, dove Aecht è un’antica forma per “Echt” (“vera”, “originale”), giudicata un classico mondiale dallo stesso beerhunter Michael Jackson, da 5.1% di gradazione alcolica e 13.5 nella scala Plato. Una birra scura, aromatica e dal tipico sapore affumicato. Se passerete per questo locale potrebbe capitarvi di sentire dai camerieri: “Chiedete solo il pane, non il prosciutto affumicato: l’avete già nel bicchiere!”.
Sul sito è possibile trovare le altre birre: la Urbock, la Weizen, la Lager, la Fastenbier, la Krausen ela Eiche.
L’altro birrificio più famoso della città è lo Spezial, birrificio risalente al 1536, famoso per produrre la sua Spezial Lager, una birra a bassa fermentazione di colore ambrato scuro con una schiuma fine e un sentore di affumicato fresco ed elegante accompagnato da aromi di legno. La differenza sostanziale rispetto alla Marzen della Schlenkerla è una minore affumicatura del malto che rende meno forte il sapore e meno netto l’aroma di affumicato. Molti, sopratutto chi non è abituato al sapore delle Rauchbier, la preferiscono alla Marzen proprio per via del suo sapore meno forte.
Se ne avete la possibilità bevetela nello Spezial Keller, la cantina dello Spezial, situata su una delle colline della città da cui è possibile ammirare il panorama dal biergarten. Un’esperienza da provare!
Concludiamo il nostro giro a Bramberga con delle cifre: le “Brauereien”, le fabbriche di birra, nei dintorni di Bamberga sono più di 250, sebbene nella stessa cittadina ci siano 9 birrifici, diventando la regione con la più alta concentrazione di birrifici al mondo.
Bamberga può essere un’ottima meta per la vostra vacanza, dove un buon bicchiere di birra affumicata viene accompagnato ad un panorama mozzafiato. Se poi volete godere appieno la birra del posto, potete soggiornare nei birrifici stessi come lo Spezial e il Faessla.