I cechi hanno selezionato il Kazbek perché fosse resistente alla siccità e al clima caldo, inserendo negli incroci luppoli selvatici di origine russa. Questo rende la pianta particolarmente rustica, ma allo stesso tempo con dei caratteri di vigore che non si addicono benissimo alle esigenze della moderna coltivazione.
L’aroma forte e speziato lo distingue da altri luppoli cechi, buoni tenori di amaro, come si può evincere dalla analisi chimica media (valori in %):
Alfa acidi 5-8
Beta acidi 4-6
Oli totali 0,9-1,8
Mircene 40-50
Umulene 20-35
Coumulone 35-40
Farnesene <1
Cariofillene 10-15
Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!