Numero 27/2020
30 Giugno 2020
Il malto di Washington: alla scoperta della malteria Skagit Valley
Di Alessio Cartoni.
La malteria Skagit Valley Malt è situata a Burlington nello stato di Washington nella parte ovest degli Stati Uniti, in cui si è insediata come vera e propria start-up della filiera brassicola. Questa malteria è, infatti, un’azienda molto giovane, nata nel 2012 ha uno spirito innovativo, coltivando diverse varietà di orzo e producendo anche tipi di malto sperimentali. Essendo vicini a zone marittime, i responsabili aziendali specificano che tutti i malti da loro prodotti hanno un basso contenuto di proteine e peculiari caratteristiche organolettiche, perché i venti marittimi incidono sulla qualità.
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I malti base derivano da cereali sono coltivati nelle zone circostanti l’azienda maltatrice e sono trasformati con l’innovativo sistema di maltazione a ciclo singolo, ovvero all’interno di un unico impianto in cui l’orzo completa tutte le fasi di macerazione, germinazione, essicazione e tostatura blanda. L’impianto si compone di 7 macchine maltatrici, che lavorano in parallelo, all’avanguardia per i sistemi di controllo e con rotazione controllata a velocità regolabile. Questo livello tecnologico, combinato con l’avanzato sistema di monitoraggio del processo, consente di trattare diverse varietà di orzo e altri cereali o semi e di indirizzare i risultati attraverso uno spettro di parametri tecnici, come il colore, il potere diastatico e il rapporto proteina solubile / azoto totale.
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I malti base così prodotti sono più di una decina e tutti a base di orzo.
Per le varietà speciali ed innovative di malto, l’azienda si affida anche a produttori esterni, selezionati rigorosamente per le qualità delle granelle prodotte, ma anche in virtù del controllo delle fasi di coltivazione. Tra i malti particolari di Skagit Valley Malt si annoverano non solo particolari malti di orzo, ma anche di triticale e grano saraceno.
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Da notare la disponibilità della malteria ad assecondare ogni richiesta de propri clienti, mettendo così a disposizione dei birrifici anche la possibilità di produzione di malti personalizzati.
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Pur trattandosi di una malteria artigianale, la capacità annuale complessiva di trasformazione è stimata in oltre 15.000 tonnellate, quindi con un potenziale di soddisfare le esigenze di molti birrifici. Un modello di impresa che negli USA si sta rivelando vincente e che, forse, in futuro potrà diventare anche una realtà di innovazione del settore delle birre artigianali europee.