Numero 29/2020
14 Luglio 2020
Simpsons Malt: la celebre malteria britannica
Di Beatrice Enrietti.
Oggi voliamo in Inghilterra, precisamente a Berwick-upon-Tweed, nome derivato da Ber, antico termine per “orzo” e Wick, ossia “Piccola città”.
UN PO’ DI STORIA…
Nata nel 1862 ad Alnwick nella contea di Northumberland grazie a James Parker Simpson, la malteria “Simpsons malt”, nel 1960 venne spostata appunto a Berwick, in seguito alla scoperta del nonno degli attuali proprietari, Richard Simpson, nel ’50 di un sistema Olandese, il Saladin box, in uso tutt’oggi. È infatti un sistema di maltazione meccanico, e non più manuale come la maltazione a terra, che garantisce omogeneità del malto, meno influenze date da fattori climatici e velocizza il processo stesso.
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Le scoperte tecnologiche poi, giocarono a loro favore così, quasi 20 anni dopo, l’installazione di nuovi tini di germinazione e torrefazione in inox presso il nuovo stabilimento di Tivetshall, portarono ad un ulteriore innalzamento della produttività e dell’igiene.
Dall’inizio degli anni ’80 il complesso di Berwick si espande fino a formare il complesso agricolo MSP, McCreath, Simpson and Prentice.
Grazie alla loro fame di innovazione ed espansione, nel 2011, dopo l’acquisizione della compagnia di compravendita di cereali e legumi Jhon Guthrie Ltd, finalmente il loro mercato varcò i confini scozzesi e del nord dell’Inghilterra, arrivando addirittura nella Corea del Sud.
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Il mercato con cui si interfacciano non serve solo birrifici artigianali e industriali Europei, ma fornisce il malto anche a molte distillerie di Whisky inglesi ed estere.
Ad oggi la malteria produce circa 40 tipi di malto da i tipi base, a quelli Crystal e caramellati, passando per quelli torrefatti, quelli per i distillati, finendo poi con i malti speciali come quelli di avena, segale, frumento, arricchite con maltodestrine ecc.. insomma tutti i gusti più uno (come se fossimo sullo scozzese Hogwarts Express).
Tra i più particolari, nonché gli ultimi arrivati, troviamo il Crystal T50, il cui nome rimanda appunto ai suoi 50° Lovibond, che conferiscono una colorazione nera intensa, il Simpsons DRC®, marchio registrato della malteria stessa, che regala alla birra un intenso sapore caramellato unito a note di uva passa. Tra i malti non di orzo troviamo il Malted Rye, ossia segale maltata, che conferisce corpo, sapore e morbidezza con accenni al delicato aroma di segale, molto compatibile con l’uso di luppoli aromatici.
La particolarità della MSP è la produzione autonoma delle materie prime che coltivano nelle zone dello stabilimento di Tivetshall, nella contea inglese di Norfolk non lontano da Cambridge, a quasi 6 ore di distanza da Berwick.
L’attenzione per i particolari la si nota anche nell’amministrazione del loro sito web, in cui, per ogni malto, elencano le specifiche tecniche, le caratteristiche che conferiscono alla birra finita, la percentuale di utilizzo, ossia quanto di quel malto è consigliato utilizzare sul totale e le birre in cui è impiegato.
Citati in centinaia di giornali inglesi famosi per la qualità dei loro prodotti, nel 2019 il Craft Beer & Brewing Magazine li ha classificati come 1° tra i fornitori di malti più votati di tutto il Regno Unito.
Nel 2019 hanno altresì visto un incremento sostanzioso del loro fatturato: hanno chiuso l’anno con 168milioni di £, rispetto alle 156.6milioni del 2018.
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IL LORO SEGRETO …
Vi chiederete, ma perché il loro orzo cresce così bene ed il loro malto è così speciale? In nostro aiuto interviene il direttore commerciale Jamie Ramshaw che spiega come il loro clima temperato, con piogge deboli ma periodiche e sbalzi termici molto contenuti legati alle maggiori ore di luce, permettano la semina dell’orzo verso marzo e la sua raccolta nel mese di agosto, rendendo la semente perfettamente idonea sia per la birrificazione che all’uso in distillazione, soprattutto per il ridotto contenuto proteico e la cariosside piena ed omogenea.
L’azienda è anche molto legata al “terroir” che non è più un termine utilizzato esclusivamente per il vino; infatti comparando l’orzo “continentale” a quello del Regno Unito, vi sono delle sottili, ma importanti differenze, e i Simpsons ci tengono a precisarlo. L’orzo continentale risulta infatti avere un contenuto proteico maggiore dell’11% ed un contenuto di azoto vicino al 2%, responsabili della possibile torbidità della birra. L’orzo britannico, invece, dal contenuto proteico inferiore al 10% e con la presenza di azoto totale inferiore all’1.6%, sembra alzare le probabilità di ottenere una birra limpida e senza residui proteici.
Ma alla grande famiglia MSP non basta vendere un prodotto certificato e di qualità: la sua priorità è la soddisfazione del cliente. Infatti offrono un servizio di personalizzazione di ogni malto, fatto su misura in base alle diverse esigenze di birrifici e distillerie.
A gestire il processo di maltazione sono principalmente i due ingegneri Jamie White e Breadley Shmit, aiutati dalle new entry Andrew Cairns e Ryan Oliver, tirocinanti dell’università di ingegneria, unendo tradizione ed innovazione.
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NON SOLO ORZO…
La Simpsons Malt non è però solo una malteria. Sono infatti anche molto attivi nel campo di donazioni, maratone ed eventi sportivi di beneficienza, organizzazione di fiere e feste a sostegno delle piccole realtà birrarie e sostegni all’istruzione e cultura locale.
Inoltre sono soprattutto molto aperti ad offrire esperienze di tirocinio ed alternanza scuola-lavoro presso i loro stabilimenti, in particolare quello di Tivelshell, e ad offrire posti di lavoro alla fine dell’esperienza(?).
È una realtà a conduzione familiare, ma tutti i dipendenti al suo interno negli anni sono diventati parte integrante della grande famiglia Simpsons, tanto che, ad ogni membro che va in pensione o viene assunto, viene dedicato un articolo sul sito web dell’azienda stessa.
Quindi che dire, dove la si trova un’altra malteria così speciale in cui familiarità e professionalità si fondono così bene in un’unica realtà?