Numero 47/2020
17 Novembre 2020
Pub, ristoranti e bar: ecco il contributo a fondo perduto (10.000€) per l’acquisto di Birra 100% italiana!
Una misura attesissima e che ha un elevatissimo valore per la filiera della birra artigianale 100% italiana e dell’Horeca: è stato, infatti, pubblicato il 6 novembre scorso in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che stabilisce i criteri e le modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione, che è finalizzato alla erogazione di un contributo a fondo perduto fino a 10.000€!
Il contributo è riconosciuto per l’acquisto comprovato da idonea documentazione fiscale (fatture e documenti di trasporto), di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio, tra cui la birra da filiera 100% italiana.
Importo minimo 1.000,00, massimo 10.000,00 euro, IVA ed oneri esclusi, su acquisti pagati o da pagare con modalità tracciabili (andrà poi allegata al saldo debita quietanza). Oltre ai prodotti DOP e IGP, per valorizzazione della materia prima di territorio si intende l’acquisto da parte del soggetto beneficiario di:
· prodotti da vendita diretta ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228
· oppure di prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.
Quindi, rientra nella categoria dei prodotti oggetto di contributo, anche la birra da filiera 100% italiana certificata.
A CHI SPETTA IL CONTRIBUTO: il contributo a fondo perduto è stato ampliato rispetto ad una prima impostazione e spetterà alle imprese attive nel settore della ristorazione con codice Ateco prevalente tra i seguenti:
· 56.10.11-Ristorazione con somministrazione
· 56-10-12-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
· 56.21.00-Fornitura di pasti preparati
· 56.29.10-Mense
· 56.29.20-Catering continuativo su base contrattuale
· 55.10.00, Alberghi limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.
Il contributo è concesso alle imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o a quelle già attive prima di tale data qualora il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore almeno del 25% del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.
Il soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata.
COME OTTENERE IL CONTRIBUTO: il soggetto beneficiario potrà rivolgersi agli sportelli CNA per richiedere il contributo, attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli del concessionario, mediante inserimento o presentazione della richiesta di accesso al beneficio completa dei dati richiesti. Previa verifica di completezza delle domande presentate e del rispetto del massimale degli aiuti de minimis da parte di Poste italiane, verrà trasmesso al Ministero l’elenco dei potenziali beneficiari con specificazione del contributo da ciascuno richiesto corrispondente alle fatture presentate nella domanda. L’accettazione della domanda sarà subordinata alle verifiche che il concessionario effettuerà per conto del Ministero sulla corrispondenza partita IVA-codice Ateco-IBAN così come indicati dal soggetto beneficiario.
La data di presentazione della domanda sarà fissata con provvedimento del Ministero.
Il Ministero, nei limiti delle risorse disponibili e sulla base dei requisiti relativi all’acquisto di prodotti agroalimentari, con proprio provvedimento determinerà il contributo erogabile a ciascun beneficiario, garantendo, in ogni caso, un importo pari ad euro 1.000 e provvedendo alla ripartizione delle risorse residue tra i soggetti beneficiari, fino a concorrenza del volume di risorse erogabili. Nel caso in cui il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili, procederanno alla determinazione della misura del contributo concedibile in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati.
Infine, verrà autorizzata in automatico la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane. Entro 15 giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenterà a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti. Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.
Si tratta di una misura, quella indicata che oltre a dare un po’ di ossigeno al comparto dell’Horeca premia i produttori di birra 100% italiana, sia che siano aziende che autonomamente internalizzano tutto il processo produttivo dalla produzione delle materie prime fino all’imbottigliamento, come il Birrificio contadino Cascina Motta, sia per le filiere certificate di birra prodotta con materie prime 100% italiane come alcune realtà afferenti al Cobi. Un provvedimento che, prevediamo, segnerà il passo nell’evoluzione della birra artigianale italiana verso una produzione che sia veramente tale, dal campo alla boccale!
Forse dall’emergenza sanitaria ed economica germoglierà un nuovo seme di rivoluzione del comparto artigianale verso il 100% Made in Italy!