Numero 37/2021

16 Settembre 2021

Dimont: l’arte di deglutinare la birra artigianale!

Dimont: l’arte di deglutinare la birra artigianale!

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Negli ultimi anni diversi birrifici hanno iniziato a percorrere la strada del senza glutine; e sanno che non sempre è facile ottenere una birra perfettamente uguale alla versione precedente – tanto che in molti casi si preferisce deglutinare soltanto alcune tipologie di birra e non l’intera produzione. Il birrificio artigianale Dimont di Arta Terme (Udine), tuttavia, ha recentemente ottenuto questo risultato per tutte e cinque le sue creazioni.

 

 

“In realtà già da sei mesi tutta la nostra produzione è senza glutine – spiega Piero Totis, uno dei soci fondatori e responsabile marketing del birrificio –; ma abbiamo voluto attendere i tempi necessari non solo ad effettuare e confermare le analisi con la maggior accuratezza possibile, ma anche a verificare la reazione del pubblico. Non è stata notata alcuna differenza rispetto alla birre fatte in precedenza, né dagli esperti né dagli appassionati: per cui possiamo dire con orgoglio di essere riusciti nel nostro intento”. Le birre di Dimont espongono quindi ora in etichetta la dicitura “senza glutine”; per quanto tutte quelle prodotte negli ultimi sei mesi lo siano.

 

 

Il processo di deglutinazione avviene tramite enzimi, ed è appunto applicato a tutti e cinque gli stili in produzione – una lager bionda, una Pils, una Weizen, una Ipa, e una ale ambrata –; che, lo ricordiamo, vengono poi tutti passati in maturatore per una precisa scelta del birraio, che conferisce con questa lagerizzazione una precisa cifra stilistica.

 

 

“Molti birrifici scelgono di fare solo una tipologia di birra senza glutine – prosegue Totis –, ma noi abbiamo deciso di fare una scelta radicale e brassarle così tutte e cinque: per uniformità di lavoro, ma soprattutto per tutelare ancora meglio chi non può o consumare prodotti che contengano glutine, come è il caso dei celiaci, o semplicemente non lo desidera. Da questo punto di vista, le analisi provano che le nostre birre sono perfettamente sicure”.

 

 

Il birrificio artigianale Dimont – di cui vi abbiamo già parlato – è attivo da luglio 2019 ad Arta Terme, fondato da sette soci con lunga esperienza nel settore alimentare e delle bevande. Parte integrante di questa realtà è la valorizzazione delle materie prime del territorio – su tutte l’acqua del Monte Cabia – e della sua cultura – ogni tipologia di birra è abbinata ad uno “Sbilf” – un folletto della tradizione friulana – in etichetta. Come dicevamo, sono cinque gli stili in produzione: la bionda Gjan, la pils Licj, la weizen Pavar, l’ambrata Bagan e la ipa Braulin. Sono disponibili per l’acquisto direttamente in birrificio, oppure in numerosi pub e ristoranti della regione. Per informazioni, www.birradiment.com e info@birradimont.com

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.