Numero 36/2020
3 Settembre 2020
BrewDog diventa birrificio “carbon negative”: birra sostenibile, obiettivo raggiunto!
BrewDog è diventato “carbon negative”. Il birrificio scozzese e la rispettiva catena di pub sparsi in tutto il mondo hanno annunciato qualche giorno fa, tramite il fondatore James Watt, di essere diventati la prima azienda multinazionale della birra a raggiungere questo status, con tutto ciò che ne consegue a livello pubblicitario.
Progetto reso possibile grazie a un piano di investimenti imponente – si parla di 30 milioni di sterline – che ha permesso a BrewDog di lanciare una serie di iniziative senza precedenti, con l’obiettivo di azzerare le emissioni di co2 nell’atmosfera, aiutando così la lotta al cambiamento climatico.
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Nel complesso BrewDog riuscirà ad eliminare dall’aria il doppio di anidride carbonica rispetto a quanta ne emetta con la produzione e la gestione dei locali. Farà le birre e le commercializzerà in tutto il mondo, contemporaneamente riducendo le emissioni di gas serra.
Questo prevede anche l’acquisto di una foresta nelle Highlands scozzesi – BrewDog Forest, naturalmente – un sito di oltre 2.000 acri dove nei prossimi anni l’azienda pianterà un milione di alberi e ripristinerà 650 acri di torbiera.
Inoltre il progetto include la creazione, già in corso, di infrastrutture ecologiche, come l’energia eolica per alimentare i bar britannici, il riciclaggio delle acque reflue e un sistema di investimenti per supportare i siti di produzione locali con l’obiettivo di accorciare l’intera catena di approvvigionamento.
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Il piano è stato costruito con l’apporto del professor Mike Berners-Lee, ricercatore di spicco a livello mondiale per gli studi sui gas serra che ha prodotto uno stilosissimo documento sulla sostenibilità ambientale scaricabile dal sito del birrificio e che s’intitola Make Earth Great Again