Numero 29/2017
17 Luglio 2017
ENOCONTROL: laboratorio di analisi punto di riferimento per il settore brassicolo
Il nome richiama il vino, ma in realtà Enocontrol è un laboratorio d’analisi ad ampio raggio, che opera in riferimento a un ricco ventaglio di diversi prodotti agroalimentari, tra cui, naturalmente, la birra.
Basta dire che la sua sede è ad Alba, per capire che le origini del laboratorio hanno radici solide nel settore vitivinicolo. Alba, infatti, oltre a essere famosa per il tartufo bianco, è incorniciata dalle Langhe, patrimonio Unesco, nonché culla dei più pregiati vini piemontesi, come il Barolo e il Barbaresco.
Nato nel 1997 dalla fusione dell’attività del laboratorio del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero e dallo studio agrochimico SAGEA di Alba, oggi Enocontrol, oltre al Consorzio, annovera nella sua compagine sociale anche la Vignaioli Piemontesi, la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, L’Unione Provinciale Agricoltori, la Confederazione Italiana degli Agricoltori e la Scuola Enologica albese.
In vent’anni Enocontrol ha assunto la fisionomia di un vero e proprio Centro Analisi e Ricerche Agroalimentari: oggi svolge un ruolo di primo piano nella diffusione dell’innovazione tecnologica al mondo agroalimentare a livello nazionale.
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Quali analisi?
Le attività principali riguardano l’analisi chimico-fisica e microbiologica su varie matrici, l’analisi sensoriale, la ricerca e la formazione, l’assistenza tecnica alla produzione e la messa a punto del sistema di autocontrollo e igiene dei processi produttivi alimentari (h.a.c.c.p). Negli anni, infatti, il laboratorio è cresciuto sia in termini di spazi e dotazioni tecniche, sia in persone. Accanto al nucleo storico di enologi e chimici, si è costruito un team di tecnici professionisti con diverse competenze, orientato a fornire un servizio sfaccettato e completo al cliente, nei diversi comparti agroalimentari.
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Enocontrol e la birra
La birra negli ultimi anni ha attirato sempre più l’attenzione dei tecnici Enocontrol e in particolare coinvolge attivamente la parte più giovane del team, che guarda con interesse alla crescita dei birrifici artigianali.
Recentemente, infatti, questa tendenza di mercato, unita alla presenza in laboratorio di figure specializzate nel settore, ha intensificato l’attività di analisi su birra, incrementando l’esperienza in questo senso.
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E’ obbligatorio fare le analisi?
Al momento, per i birrifici non sussistono particolari obblighi di legge in merito alle analisi da eseguire. Tuttavia è in costante aumento l’interesse pratico ad avere a disposizione dati analitici attendibili, utili a monitorare il prodotto e l’ambiente di produzione. Così, diversi mastri birrai decidono di andare ben oltre la determinazione analitica del grado alcolico e si affidano a Enocontrol per eseguire controlli di varia natura, dalle analisi chimiche e microbiologiche base a, per esempio, quelle più specifiche per la qualità del prodotto, per la definizione dei parametri da inserire nell’etichetta nutrizionale o per la certificazione gluten free.
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Birra e materie prime
Il laboratorio albese, dunque parla brassicolo e, inoltre, si occupa anche delle materie prime attraverso analisi su luppolo, malto e orzo. Su questo fronte la dott.ssa Chiara Roggia, responsabile del laboratorio microbiologico è ottimista: “Ad oggi la produzione di materie prime in Italia è limitata, per diverse ragioni, non ultima la convinzione dominante degli addetti ai lavori circa la superiorità qualitativa del luppolo straniero. Una convinzione opinabile, in realtà. Non escludo che presto la tendenza muti di segno, nella direzione di una birra totalmente made in Italy: quando c’è da creare eccellenza agroalimentare, d’altra parte, gli italiani sono maestri”.