Numero 52/2018
27 Dicembre 2018
Pillole di luppolo: il Citra
Tag: varietà
Luppolo di origine e “stampo” americano, il Citra porta in sé molto dei luppoli del Vecchio Continente: è, infatti, un discendente dell’Hallertauer Mittelfrüh e l’EKG inglese. Pur essendo al centro di studi di breeding da lungo tempo, la diffusione a fini colturali di questa varietà è molto recente e risale al 2007, quando la Hop Breeding Company della Yakima, nello stato di Washington, lo distribuì per la prima volta alle aziende vivaistiche.
Il Citra, come indica il nome stesso, è una cultivar dall’aroma agrumato intenso, con note floreali e fruttate importanti, ma anche una potente capacità amaricante (fino al 13% di alfa acidi) caratterizzata da bassi livelli di co-umulone, quindi piuttosto aggressiva ed astringente. Queste proprietà rendono la varietà piuttosto duttile, risultando valida sia da aroma, sia da amaro.
.
.
La stessa ambivalenza e durezza sensoriale della componente amaricante hanno reso difficile l’affrancamento della cultivar nelle prime fasi della messa in commercio: la diffusione a livello mondiale fu sancita dall’impiego dei sui coni in due birre passate all’onore delle croniche mondiali, la Citra Double IPA della Kern River Brewing Company e la Torpedo di Sierra Nevada. L’impiego del Citra divenne presto una moda che contagiò buona parte dei mastri birrai degli USA…e non solo!
Un successo accompagnato anche a livelli di coltivazione, grazie alla particolare rusticità di questa varietà, in grado di adattarsi bene a vari ambienti e fornire una carica di aroma e di resine acide sempre di alto livello.
.
.
Oggi il Citra, oltre ad essere il protagonista indiscusso di molte single-hop in classica filosofia americana, trova spazio in molte IPA europee e come luppolo da aroma, anche a bassissimi dosaggi, in un ampia gamma di birre afferenti a svariati stili.
Insomma, un luppolo dalla grande forza e dalla grande tenacità, che ha creato una piccola rivoluzione moderna del gusto della birra artigianale.