Numero 14/2016

10 Aprile 2016

Cozze con American IPA

Cozze con American IPA

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Come la maggior parte dei molluschi, le cozze “stanno molto bene” con la birra. In Belgio si usa cuocere le cozze tipicamente con Lambic o Gueuze. In Irlanda le ostriche vengono comunemente associate alla Stout. Anche le capesante, le vongole e le arselle spesso si trovano in ricette annaffiate con la birra. Le American IPA,specialmente quelle provenienti dallo stato dell’Oregon e di Washington, hanno caratteristiche organolettiche tali da essere impiegate in cucina a braccetto con le conchiglie.

 

Ingredienti:

  • 1 kg di cozze
  • 50 g di burro
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2Cipolle rosse
  • 200 ml di American IPA (il resto bevetevela)
  • 1 rametto di timo
  • 3 cucchiai di prezzemolo tritato
  • Un pizzico di sale
  • Pepe nero
  • Pane per fare la scarpetta

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cozze_IPA

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Preparazione:

Soffriggete le cipolle tritate e l’aglio col burro in una casseruola a fuoco medio basso fino a quando saranno morbide. Aggiungete il timo e la metà della birra, 1 cucchiaio di prezzemolo e il pepe. Mescolate per una decina di minuti. Filtrate e rimettete il liquido nella casseruola. Aggiungete le cozze e il resto della birra. Cuocete fino a quando le cozze sono aperte.

Rimuovete le cozze e mantenetele al caldo. Aggiungere il resto del prezzemolo al fondo di cottura e riducetelo di circa un terzo. Versate il liquido sopra le cozze tiepide.

In Belgio le cozze sono spesso mangiate direttamente dalla casseruola usando il guscio come cucchiaio, se preferite usate del pane, magari leggermente tostato per finire il sughetto!

Birra in accompagnamento: American IPA

 

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Federico Borra
Info autore

Federico Borra

Classe 1982, nato a Milano, ma comasco d’adozione, ho iniziato il mio viaggio nel mondo della birra artigianale nella cantina di un ormai famoso birraio: io facevo i compiti della quinta elementare, lui poneva le basi per un brillante futuro.
Per anni però ho vissuto ai margini di un movimento che diventava sempre più grande e delle cui meraviglie finalmente e totalmente mi sono innamorato nell’estate del 2011… da allora si può dire che io e la birra artigianale siamo inseparabili.
Sono un autodidatta (adoro leggere), ho però frequentato alcuni corsi presso i birrifici vicino a casa (mi piace anche ascoltare, soprattutto i birrai!). Grazie ad un tifoso lariano del West Ham (di cui forse un giorno vi racconterò), riesco facilmente a raggiungere birre da tutto il mondo, dalla Danimarca al Giappone, passando per Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, U.S.A., Italia e chi più ne ha più ne metta…e dove non arriva lui, c’è sempre internet!
Fosse per me sarei sempre in giro per il mondo, scoprire nuove culture mi affascina soprattutto attraverso la musica, il cibo e, perché no, la birra. Da sempre sono appassionato di cucina, cerco di scavare a fondo nella tradizione senza mai chiudere la porta alla creatività. Sfoglio volentieri, anche solo per passare il tempo, libri di ricette e ne ho una piccola collezione comprata in tutto il mondo (beh, più o meno tutto). Questa mia passione si è unita a quella della birra sfociando nella ricerca dell’ abbinamento perfetto.
Dal 2012 sono homebrewer. Producendo birra mi piacerebbe imparare a conoscere gli aromi del luppolo e le sfumature del malto, l’utilizzo dei lieviti e l’influenza che ha l’acqua sulla nostra bevanda preferita (la sperimentazione in prima persona è fondamentale!!).
Attraverso questa nuova esperienza con www.giornaledellabirra.it vorrei poter condividere con voi le mie idee e le mia scoperte, confrontarmi e soprattutto ampliare i miei orizzonti! Tra i miei ispiratori, l’autore Jef Van Den Steen ed il suo libro Gueuze & Kriek: The Magic of Lambic