Nel corso degli anni la trippa è stata rivalutata diventando un piatto della nostra tradizione culinaria molto apprezzato e prelibato. Infatti quasi ogni regione italiana ha la sua ricetta tipica per cucinare la trippa… oggi la proponiamo in versione rivisitata ed arricchita con una buona birra red ale.
Ingredienti:
1 Kg di trippa
500 di di passata di pomodoro
33 cl di birra red ale
1 cipolla
mazzetto di aromi
pepe e sale
Preparazione:
Versate l’olio extravergine di oliva in una pentola di terracotta. Fatelo scaldare leggermente e unite le fettine di cipolla. Fate appassire la cipolla per 1 minuto a fiamma bassa e unite la trippa ben lavata e il mazzetto aromatico. Fate rosolare la trippa a fiamma vivace per 5 minuti e poi versate la birra.
Lasciate sfumare e poi aggiungete la passata di pomodoro. Condite con sale rosa e pepe nero appena macinato.
Mescolate bene, mettete il coperchio e lasciate cuocere a fiamma molto bassa per un’oretta. Ogni tanto mescolate e controllate che il sugo non asciughi troppo: nel caso aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda.
Distribuite in ciotole individuali di terracotta e servite subito ben calda la trippa.
Leva 1993, crescendo ad Udine ho respirato Mitteleuropa: Austria a nord e Slovenia ad est.
In una terra di vino che scuola potevo fare? La scelta era facile: scuola enologica di Cividale del Friuli. Il sessennio fu molto interessante, con tirocini, studi, visite e parecchi approfondimenti sul campo.
A un certo punto scopro per caso le birre artigianali, in un pub cittadino: da lì con qualche amico facevamo delle vere e proprie degustazioni, cercando di assaggiare ogni volta stili differenti.
Qualche mese dopo mi regalarono un kit per la produzione casalinga e da lì inizio una vera e propria ricerca e approfondimenti dell’ambito. Ciò che mi attirava di più della birra erano le migliaia sfumature di colori, aromi, stili e storie che si celano dietro questo mondo.
Anni universitari: la scelta ricadde su Scienze e tecnologie alimentari a Udine dove all’interno della facoltà c’è il corso di Tecnologie della Birra. L’ultimo anno il tirocinio l’ho fatto in un birrificio agricolo, il primo in regione, che coltiva sia orzo che luppolo; la tesi è sulla produzione e promozione della birra artigianale friulana.
Nel 2017 un’esperienza molto interessante e formativa di 7 mesi nel Birrificio Antoniano a Padova.
In tutti questi anni, dal 2012, mi diletto come homebrewer partendo dal kit, passando all’E+G e arrivando all grain: da qualche mese gestisco anche una pagina Facebook per far conoscere ai miei amici cos’è per me la produzione brassicola casalinga e raccontando loro le mie avventure. Infine sono socio dell’associazione homebrewers Friuli Venezia Giulia.
Sono innamorato delle basse fermentazioni tedesche e delle alte fermentazioni inglesi.
Bitter e Marzen, una coppia strana, ma che mi fa impazzire.