Numero 32/2022

10 Agosto 2022

Educare i figli ad un corretto consumo di alcol: alcuni consigli

Educare i figli ad un corretto consumo di alcol: alcuni consigli

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Tutte le bevande alcoliche, anche se a moderato TAV (titolo alcolometrico volumico), devono essere consumate con moderazione e nei giusti limiti. Questo non solo per evitare di incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada per i conducenti di autoveicoli in stato di ebbrezza, ma anche per prevenire i rischi per la salute connessi all’abuso di alcol, che possono diventare particolarmente gravi soprattutto nel caso dei giovani.

E’ fondamentale, quindi, che gli adulti assumano un ruolo attivo nell’educare le nuove generazioni ad un consumo consapevole e corretto delle bevande alcoliche, tra cui la birra. Il ruolo educativo e la responsabilizzazione non può prescindere da una corretta formazione, affinché venga creata una mentalità critica dei giovani non solo come individui, ma anche come consumatori e cittadini del futuro.

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Il ruolo dei genitori gioca, quindi, un aspetto fondamentale in tale contesto, tantopiù se si considera come la voglia di evasione e propensione a sperimentare “il nuovo” ed “il trasgressivo” sia una delle problematiche più accentuate dell’età adolescenziale.

Di seguito, riprendendo i contenuti di uno studio condotto da Claudio Cippitelli, sociologo esperto di consumi, fenomeni e culture giovanili, in collaborazione con Ab InBev, riportiamo alcuni consigli dedicati ai genitori per affrontare il tema del consumo di birra e, più in generale di bevande alcoliche con i propri figli:

  • a partire dai 18 anni i ragazzi possono comprare e assumere alcolici legalmente. I consumi però possono cominciare anche prima. Non aspettare la maggiore età per affrontare con i tuoi figli l’argomento del bere, ma fai in modo che sia parte della loro educazione alla salute e alla sana alimentazione;
  • informati, informali. Oggi gli adolescenti sono pronti a discutere e a criticare tutto. Mostrati competente, spiega la differenza tra le diverse bevande alcoliche ed il loro effetto sul nostro organismo. Chiarisci perché vanno bevute preferibilmente a stomaco pieno. Informali ad esempio che, durante l’adolescenza, l’apparato digerente non è ancora in grado di sintetizzare l’alcol perché il sistema enzimatico non è completamente sviluppato;
  • spiega a tua figlia che le ragazze, a parità di condizioni e stessa quantità di alcol, presentano una concentrazione di alcol nel sangue più elevata rispetto ai maschi: perché pesano meno, il loro corpo contiene meno acqua (lei circa il 50%, lui il 60%) e hanno meno ADH (l’enzima che metabolizza l’alcol);
  • non fare discorsi generici: il consumo è cosa diversa dall’abuso, l’eccesso di una sera non è una dipendenza, ma se ripetuto può creare seri problemi. Educa i tuoi ragazzi a riconoscere un abuso, discutete insieme sui rischi della perdita di controllo, ricorda loro che, prima dei 21 anni, non si può guidare dopo aver bevuto;
  • “L’eternità è fatta dei primi sorsi di birra” dice un proverbio tedesco: insegna ai tuoi figli che il piacere non sta nella quantità di ciò che si beve, ma nella qualità;

 

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  • insegna il rispetto per la città e i suoi abitanti. Rendi consapevoli i tuoi figli che le conseguenze dell’abuso di alcol possono ricadere su chi ci sta vicino e che anche i danni procurati agli altri possono farci soffrire;
  • la birra, come le altre bevande alcoliche, non va d’accordo con lo studio e con il lavoro. Tra le conseguenze c’è un peggioramento delle nostre performance. Indica, con l’esempio, come il consumo di birra convenga riservarlo ai momenti di relax, di divertimento e di socialità;
  • usa il dialogo per trasmettere ai tuoi figli il valore dell’autoregolazione, della responsabilità e della consapevolezza. Non affidarti a richiami sterili, a divieti o esortazioni. Sappi che chiedere l’impossibile è un azzardo, rischi di non ottenere neanche il possibile;
  • ricorda che se vuoi chiedere moderazione la devi praticare tu per primo. I ragazzi ti osservano: è con il tuo modo di bere che trasmetti il rispetto del limite;cerca di capire se ci sono motivi particolari che inducono i tuoi ragazzi a cercare l’ebbrezza alcolica. Ricorda loro che la birra non è un farmaco e non ha poteri magici. I momenti difficili, le delusioni, gli imprevisti sono essi stessi vita, e per affrontarli sono importanti gli affetti, le amicizie, i valori, la cultura. Una birra di troppo è troppo poco, ed è tremendamente rischiosa.

LA VERA PREVENZIONE E’ IL CONSUMO CONSAPEVOLE!

 

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Giuseppe Mautone
Info autore

Giuseppe Mautone

Sono Giuseppe, 26 anni, e attualmente vivo a Perugia.

Il mio viaggio nella birra è cominciato per puro caso: una sera con amici vado a trascorrere la serata in un pub a Perugia dove noto, oltre alle marche di birra famose e “commerciali”, anche nomi poco noti. Chiedo che birre sono e mi rispondono che sono birre prodotte da microbirrifici locali. Incuriosito, decido di provarne una e scopro una differenza abissale rispetto alle classiche marche. Da lì comincia la mia curiosità verso questo nuovo mondo, quello delle birre “artigianali”.

Tutt’oggi sono a contatto quotidiano con le birre artigianali scrivendo articoli, riguardanti la birra e chi la produce, sul mio portale Birra e Birrerie. E’ stata la perfetta occasione non solo per coniugare le mie due più grandi passioni, la birra e il web, ma anche di entrare a diretto contatto con esperti del settore, birrai e semplici appassionati del buon bere. Tra questi vi sono anche gli autori di Enciclopedia della Birra, con cui condivido passione, opinioni e l’entusiamo di scrivere di birra!

La mia avventura nella birra è cominciata da poco e scopro ogni giorno cose nuove sulla birra, che non avrei mai immaginato. Ed è per questo che voglio far scoprire a tutti la bontà e i benefici di una buona birra artigianale.

Un saluto a tutti e buona birra!

Visita anche il mio portale web dedicato alla birra:
www.birraebirrerie.it