Numero 11/2020
9 Marzo 2020
Solidarietà birraria al tempo del Coronavirus: un bel esempio dal Birrificio Curtense!
“Buongiorno ragazzi! Anche noi vogliamo fare la nostra parte, domani se tutto andrà bene imbottiglieremo la #goldenale. Abbiamo deciso di mettere in vendita l’intera cotta, circa 1800 bottiglie devolvendo l’intero incasso a chi potrà aiutare al meglio i malati. All #ospedalecivile Di #brescia. Lasceremo decidere poi ai clienti quanto vorranno pagare ogni singola bottiglia, con un prezzo minimo. Naturalmente non sarà subito disponibile, bisogna aspettare che fermenti, ma abbiate pazienza, di tempo ne abbiamo e ricordate, #andratuttobene”
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Con questo post su Facebook il birrificio Curtense – situato nella bresciana Passirano, e quindi in una zona attualmente sottoposta alle restrizioni dovute al coronavirus – ha annunciato la decisione di sostenere concretamente uno degli ospedali più provati dal grande numero di ricoveri. E tutto ciò in un momento in cui, come facilmente intuibile, il birrificio stesso si trova in un momento delicato, dato il calo generalizzato delle frequentazioni in pub, birrerie e affini.
Contattato da noi, Matteo Marenghi – uno dei due fondatori, insieme a Christian Manessi – quasi si schermisce: «Certo se vuoi fare l’articolo sarebbe bello – ammette – ma solo perché spero che in tanti facciano qualcosa per aiutare…non vogliamo pubblicità!». Inutile chiedere il perché di una scelta del genere (e infatti non l’ho fatto, ndr): sono gesti che non hanno un perché, se non l’evidente necessità in cui versano le strutture sanitarie in questo momento, e che spinge chi può comunque ancora dare una mano nonostante le difficoltà a farlo. Le prenotazioni già stanno fioccando sia tramite la pagina Facebook che ai recapiti del birrificio (info@curtense.it, 328 762 6498); e c’è da auspicare che l’intera cotta vada esaurita.
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Anche una birra, insomma, può aiutare una buona causa. E non stiamo parlando solo di Curtense: se vi guardate attorno, ci sono diversi birrifici che – in pianta stabile, come ad esempio la birra Andre di Cittavecchia che sostiene l’impresa sociale I Bambini delle Fate; o per occasioni specifiche, come è appunto il caso che qui abbiamo esposto – invitano, una volta di più, a “bere responsabilmente”. Non solo nel senso di farlo con la giusta misura, ma anche di scegliere birre il cui ricavato va in tutto o in parte a beneficio di chi è nel bisogno. Per cui cogliamo questa notizia anche come invito ad informarci su questo fronte.