Numero 07/2022

17 Febbraio 2022

Birra: l’europarlamento dice no alle avvertenze sanitarie in etichetta

Birra: l’europarlamento dice no alle avvertenze sanitarie in etichetta

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“Un grande risultato” il voto del Parlamento Europeo sul piano anti cancro presentato dalla Commissione speciale contro il cancro (Beca). “Vino, birra e spirits sono parte del nostro stile di vita. Abbiamo bisogno di moderazione, non di divieti”. Così su Twitter Herbert Dorfmann, primo firmatario insieme a Paolo De Castro di quattro emendamenti alla relazione presentati ieri alla plenaria di Strasburgo. In particolare, grazie all’approvazione degli emendamenti presentati, viene fatta una distinzione tra uso e abuso di alcol inserendo il termine “nocivo” accanto a “consumo” come fattore di rischio, viene riformulata la parte sul “livello sicuro di alcol” in relazione alla prevenzione oncologica.

Ancora, vengono eliminate le avvertenza sanitarie in etichetta, tanto temute dal mondo della birra, e sostituite con l’inclusione di “informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol”. “Ha prevalso il buon senso. C’è una profonda differenza fra abuso e consumo moderato e responsabile. Ci siamo opposti da subito al messaggio del no safe level, dell’assenza di un livello di sicurezza nel consumo di alcol”, ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.

 

“Scongiurate etichette allarmistiche e ingannevoli su vino e birra, una buona notizia per le nostre eccellenze e per i consumatori perché di fatto viene riconosciuta l’importanza di una corretta cultura alimentare che distingue fra uso e abuso e che non si fa con i divieti ma con l`educazione” aggiunge  Scordamaglia”, consigliere delegato di Filiera Italia.  “Grazie alla rappresentanza del nostro Paese in Ue che ha difeso ancora una volta i principi di una sana alimentazione e ha evitato uno scacco matto alle nostre filiere di qualità”

E` stato così respinto il tentativo di demonizzare il consumo di birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l`aumento della tassazione e l`esclusione dalle politiche promozionali dell`Unione Europea, elemento che avrebbe pesantemente danneggiato un settore alimentare già profondamente segnato dalla crisi dei consumi conseguente alla pandemia.

 

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