Numero 13/2021
1 Aprile 2021
Birra Peroni investe a Bari: lo spettacolare viaggio dei nuovi mastodontici fermentatori!
Birra Peroni continua a investire nel suo storico stabilimento di Bari e lo fa puntando su innovazione e sostenibilità. Nello stabilimento di via Bitritto, infatti, sono appena stati consegnati tre nuovi serbatoi di fermentazione, pronti ad entrare a pieno regime ad aprile. Per farli arrivare a destinazione, grazie alla fattiva collaborazione con la Città Metropolitana di Bari, è stato organizzato un trasporto speciale
nella notte tra il 9 e il 10 marzo, con simultanea chiusura al traffico di alcune strade dal Porto di Bari allo stabilimento di Birra Peroni, passando per il Ponte Adriatico.
“L’arrivo di questi tre nuovi fermentatori” spiega Michele Cason, Direttore dello stabilimento Birra Peroni di Bari “ci consentirà di mantenere gli adeguati tempi di fermentazione e maturazione e garantire la qualità dei nostri prodotti, permettendoci di migliorare ulteriormente la nostra efficienza e sostenibilità produttiva. Con questo investimento avviamo una nuova fase di sviluppo per l’azienda che vedrà in questo anno l’introduzione di nuovi brand, in linea con i trend emergenti del mercato e con la strategia di differenziazione
del portafoglio che risponde all’ambizione di affermarci nel segmento delle birre analcoliche per promuovere un consumo sempre più responsabile. Ci tengo a ringraziare in particolare la Città Metropolitana di Bari per la fattiva collaborazione alla realizzazione di questo importante progetto”.
L’investimento, pari a 1.6 milioni di euro, conferma il legame con il territorio dell’azienda, che qui ha investito negli ultimi 10 anni oltre 26 milioni di euro, e la scelta di puntare su innovazione e sostenibilità.
“Nel 2020 abbiamo prodotto circa 1,9 milioni di ettolitri – prosegue Cason – con un costante miglioramento delle performance ambientali. Complessivamente, negli ultimi 10 anni, per ogni litro prodotto abbiamo ridotto del 27% l’impiego di acqua, del 48% il consumo di energia termica e del 22% il consumo di energia elettrica, consentendo allo stabilimento di Bari di raggiungere posizioni di eccellenza in termini di sostenibilità ambientale a livello mondiale”.
“Ci auguriamo che investimenti importanti come quello fatto da Birra Peroni sullo stabilimento barese, rappresentino un segnale di buon auspicio per una fase di ripresa economica che speriamo di poter presto inaugurare dopo questo lungo periodo di crisi legato all’emergenza sanitaria”, ha dichiarato il Sindaco di Bari Antonio Decaro. “La Città Metropolitana e gli uffici del Comune di Bari sono stati ben lieti di affiancare i tecnici dell’azienda nella programmazione del trasporto eccezionale che ha riguardato tre serbatoi di nuova tecnologia utili ad implementare la produzione di birre analcoliche. Le aziende che investono e creano occupazione e valore sul territorio sono sempre le benvenute in questa città e da parte nostra ci sarà sempre la massima collaborazione”.
Il 10 febbraio i tre serbatoi, prodotti a Burgstädt (Germania), hanno iniziato il loro viaggio per l’Italia attraverso il fiume Reno, in gran parte ghiacciato a causa delle basse temperature del periodo.
Dall’Europoort di Rotterdam, nei Paesi Bassi, sono stati caricati su una nave speciale che è arrivata al porto di Bari nella notte tra il 9 e il 10 marzo. Le navi hanno attraccato al porto pugliese intorno all’una di notte; ad aspettarli c’erano tre convogli speciali pronti a effettuare operazioni di supporto straordinarie. I convogli si sono poi diretti allo stabilimento passando sul Ponte Adriatico; lungo il percorso, per permettere il passaggio, si è dovuto procedere con lo smontaggio e il rimontaggio di alcune linee elettriche. Ognuno dei tre fermentatori ha un diametro di circa 7 metri, una lunghezza di 19 metri, un peso di 29 tonnellate circa e può contenere 4.500 hl di birra finita, il corrispondente di 4 cotte.