Numero 51/2019
16 Dicembre 2019
Quattro chiacchiere con Enzo Canarelli, ispiratore del Birrificio Aleghe
Oggi vi proponiamo un’intervista realizzata con Enzo Canarelli, birraio e uno dei tre titolari del birrificio Aleghe di Giaveno (Torino), presente sulla scena nazionale dei birrifici già dal 2008.
La sede si trova in Val Sangone, entro i confini della Val di Susa in Piemonte. Presenta una sala cottura da 10 ettolitri per una produzione annua di circa 500 ettolitri di birra, con etichette per lo più di ispirazione tedesca senza rinunciare all’utilizzo di ingredienti tipici del territorio come castagne, anice stellato e miele.
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Come è nata l’idea di aprire il vostro microbirrificio e in che anno si è concretizzata?
Abbiamo avuto la fortuna di trovarci in un territorio nel quale e’ presente un’acqua particolarmente leggera che e’ stata fonte di ispirazione per l’idea di ricreare la prima pils originale ideata da josef groll. Visti i buoni risultati ottenuti siamo partiti con il progetto che si e’ concretizzato con l’apertura del birrificio a maggio 2008.
Avete incontrato qualche difficoltà che vi ha fatto ipotizzare di abbandonare il progetto di apertura?
Purtroppo come spesso succede in Italia l’ostacolo maggiore e’ stata la burocrazia, ma eravamo armati di entusiasmo quindi non abbiamo mai pensato di abbandonare il progetto e alla fine siamo stati premiati.
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Quali sono le vostre birre di punta e le più apprezzate dai vostri clienti?
Per la quantita’ di riconoscimenti avuti “la brusata” fa sicuramente la parte del leone ma anche “la pils” ha un altissimo gradimento cosi’ come“bionda” che come vendite hanno una rilevanza piuttosto consistente. e quest’anno l’ultima nata, la “wolf”, ha riscontrato un successo che non ci aspettavamo.
Avete in mente qualche progetto/evento particolare che intendete sviluppare nel 2020?
Non abbiamo progetti particolari per il 2020 in quanto da poco abbiamo ingrandito il nostro laboratorio e quindi non si prospettano ulteriori cambiamenti. Per quanto riguarda gli eventi speriamo di ampliare una festa della birra artigianale che ci vede come direttori tecnici nell’organizzazione; “gocce di birra” che si tiene qui a Giaveno a luglio in collaborazione con l’ufficio turistico ed il comune.
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Ritenete che la partecipazione a fiere ed eventi abbia un grande ritorno per la vostra realtà? A quante fiere/eventi partecipate circa all’anno?
Un grande ritorno no ma sicuramente alcune fiere riescono a dare visibilita’ al marchio, forse ormai ce ne sono un po’ troppe e non tutte mantengono quello che sulla carta promettono; noi cerchiamo di essere molto presenti anche nelle piccole fiere del nostro territorio e non solo in quelle a tema birraio. Partecipiamo in tutto a circa una ventina di fiere all’anno.
Secondo quali criteri selezionate le materie prime che utilizzate? Il fatto che un prodotto sia coltivato in Italia (ad es. orzo italiano) può essere un plus per voi?
No, non riusciamo a convincerci che se un prodotto e’ di provenienza italiana o della nostra zona sia per forza di qualita’ superiore. Purtroppo a volte e’ vero il contrario. Noi cerchiamo di basare le nostre scelte sulla qualita’ senza lasciarci influenzare dalla zona di provenienza. E’ pero’ certo che l’ingrediente che noi riteniamo fondamentale (e non solo loro, ndr) per produrre birra abbiamo la fortuna di averlo di grandissima qualita’, prodotto dalle nostre montagne: l’acqua.
Maggiori informazioni: www.aleghebirra.com