Numero 05/2017
30 Gennaio 2017
A lezione con l’Onab. Viaggio tra gli stili birrari in compagnia del BJCP: le Saisons
L’appuntamento di oggi con l’Onab ci porta a saperne un po’ di più riguardo uno stile di birra di origine belga: scopriamo insieme, grazie all’aiuto delle Linee Guida del BJCP, il mondo delle Saisons.
Nata in Vallonia, la parte francese del Belgio, la Saison viene definita una “ale da provvista” e veniva consumata dai lavoratori dei campi durante l’intensa stagione agricola estiva (da qui, l’origine del nome). Fin dalprincipio, ne venivano prodotte almeno due qualità: una “da pasto”, a bassissimo contenuto alcolico, in modo tale da non indebolire le attività dei contadini sotto il sole; e una “da taverna”, a maggiore alcolicità, ideale per essere consumata alla sera o nei momenti di riposo e svago.
La Saisonsi presenta tipicamente come una birra dal colore arancio chiaro, e dall’aspetto generalmente torbido, in quanto non filtrata. Frizzantina ed effervescente, è alquanto carbonata, come si può notare anche dalla schiuma densa e persistente. Alcune versioni più recenti, prodotte soprattutto a partire da dopo la Seconda Guerra Mondiale, si presentano più scure, a causa di differenti tipi di malto utilizzati.
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Dai sentori tipicamente agrumati, dovuti agli esteri presenti in grandi quantità, la Saison è una birra molto aromatica, in cui convivono note fruttate, speziate e luppolate, derivanti dai tipi di luppolo utilizzati, e dai lieviti presenti (soprattutto per quanto riguarda il carattere speziato). Rinfrescante, dal finale molto secco, nel corso degli anni questo stile è stato oggetto di “esperimenti evolutivi”, dovuti all’inserimento di ingredienti extra, quali erbe e spezie, accettati a piccole dosi, ma che non devono mai dominare e sovrastare il carattere tipico di una Saison.Un’altra nota evolutiva di questo stile è data, come accennato in precedenza, dall’impiego in anni più recenti di malti più scuri, che, oltre ad incidere sul colore del prodotto (arrivando a raggiungere tonalità marroni), intervengono anche nel bouquet aromatico della birra stessa, aggiungendo note tostate, di caramello o cioccolato; rendendolo leggermente più dolce rispetto ad una Saison classica.
In alcuni casi è avvertibile una decisa nota aspra, che sostituisce l’amaro finale della birra. Questa caratteristica è voluta e ben si bilancia con la gamma agrumata tipiche di questo stile.
La varietà dello stile Saison è molto ampia: comprende birre di bassa, media ed alta alcolicità; dal colore dorato chiaro al marrone scuro; dal finale secco all’asprigno; dalla ricetta semplice all’aggiunta di ingredienti extra utili a completarne l’aroma. Nei concorsi birrari è importante specificare, ai fini del giudizio, sia il grado alcolico che il colore del prodotto.
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Filo conduttore che racchiude birre in apparenza molto diverse all’interno di questo stile è la perfetta fusione tra il luppolo e il lievito definito appunto “per Saison”: le caratteristiche agrumate e speziate, la facile bevibilità e la frizzantezza sono i punti in comune che uniscono prodotti molto diversi all’interno dello stile Saison. Le aggiunte e l’utilizzo di malti diversi devono avvenire in modo armonioso ed equilibrato, per non alterare queste prerogative.
E’ curioso scoprire come, in America, le Saisons vengano chiamate Farmhouse Ales, ovvero birre da fattoria: questo nome deriva dall’origine rustica e contadina dello stile, nato nei campi per la gente dei campi.
Per concludere, l’esempio più noto e lampante di birra Saison è dato dalla famosissima Saison Dupont: brassata per la prima volta negli anni ’20 del Novecento con ingredienti locali, e oggi prodotta a livello industriale, mantiene comunque l’immagine delle sue umili origini.